UNEP Roma: le linee guida per il deposito tramite PCT

La Redazione
28 Giugno 2024

Dal 17 giugno 2024 sono pubblicate le linee guida relative al deposito degli atti tramite PCT presso l'ufficio NEP della Corte d'appello di Roma.

Gli orari dello sportello telematico sono i medesimi dello sportello fisico. Prima di qualunque deposito è necessario effettuare il pagamento delle spettanze degli ufficiali giudiziari tramite il Portale dei servizi telematici del Ministero della Giustizia attraverso il sistema PagoPA (art. 197 d.P.R. n. 115/2002), secondo le modalità riportate in allegato.

Tipologia di atti trasmissibili tramite PCT:

Tutti i tipi di atti di esecuzione e notifica possono essere depositati telematicamente, sia a pagamento che esenti. Tuttavia, non sono ammessi:

  • Notifiche transfrontaliere;
  • Atti di Gratuito Patrocinio non esenti per altri motivi (ad es. lavoro, famiglia, difesa d'ufficio).

Costituisce eccezione a quanto sopra l'istanza di ricerca beni ex art. 492-bis c.p.c., che può essere richiesta anche con gratuito patrocino, essendo selezionabile il registro corretto (mod. C Debito) dall'operatore UNEP in modalità manuale.

Inserimento dati per la richiesta di NOTIFICA:

Dati richiesti: Cognome, nome e C.F. dell'istante (persona fisica) o denominazione della società e C.F. (persona giuridica); indirizzo (obbligatorio); natura dell'atto; urgenza; fascicolo; autorità giudiziaria; tipo di notifica; cognome, nome e C.F. del destinatario (se persona fisica oppure la denominazione della società, C.F. della persona giuridica); indirizzo (obbligatorio); stato e comune di destinazione; CAP.

Restituzione dell'atto di notifica:

Dopo la notifica, l'atto sarà restituito tramite GSU-PCT con invio alla casella PEC unitamente alla relata di notifica firmata digitalmente in formato pdf.p7m.

Nel caso in cui il costo dell'atto superi il deposito somme effettuato:

  • L'UNEP richiede l'integrazione del pagamento attraverso il programma GSU-WEB con invio nella casella PEC del richiedente dell'avviso PagoPA con la richiesta di integrazione;
  • L'avvocato procede al pagamento attraverso i vari canali abilitati al pagamento degli avvisi inviando una copia PDF via PEC al seguente indirizzo: notifichecivili.unep.roma@giustiziacert.it;
  • L'ufficio UNEP provvede a restituire al richiedente tramite PEC dell'atto.

Inserimento dati nella richiesta di ESECUZIONE:

Dati richiesti: Cognome, nome e C.F. dell'istante (persona fisica) o denominazione della società e C.F. (persona giuridica); indirizzo (obbligatorio); natura dell'atto; urgenza; fascicolo; autorità giudiziaria; tipo di notifica; cognome, nome e C.F. del destinatario; indirizzo (obbligatorio); stato e comune di destinazione; CAP; cognome, nome e C.F. del destinatario dei terzi (solo per PPT); indirizzo (obbligatorio); stato; comune; CAP; campi facoltativi.

L'atto deve essere inserito come atto principale. Devono essere inseriti come allegati: titolo esecutivo e precetto con le attestazioni di conformità secondo la normativa vigente; certificato di residenza/visura camerale (ove occorra); eventuale istanza.

In caso di pignoramento (o sequestro) presso terzi, pignoramento immobiliare e pignoramento di quote societarie il file relativo all'atto da notificare deve essere firmato esclusivamente in PAdES (estensione signed.pdf).

Il file pdf dell'atto di preavviso ex art. 608 c. p. c. e quello relativo all'intimazione ex art. 609 c.p.c., non devono essere firmati digitalmente dal richiedente.

Restituzione atto esecutivo:

Nel caso in cui, dopo l'evasione, l'importo delle spese supera il deposito somme effettuato:

  • L'UNEP richiede l'integrazione del pagamento tramite il programma GSU-WEB con invio tramite la casella PEC del richiedente dell'avviso PagoPA con la richiesta di integrazione;
  • L'avvocato provvede al pagamento tramite i vari canali abilitati al pagamento degli avvisi inviando copia PDF via PEC al seguente indirizzo: esecuzionicivili.unep.roma@giustiziacert.it.

Restituzione Somme Residue (Notifiche ed Esecuzioni):

Con la PEC di restituzione degli atti vengono trasmessi due allegati di descrizione del bilancio e della somma residua (bilancio.pdf e ComunicazioneImportiResidui.xml).

Per la restituzione della somma residua, bisogna effettuare un deposito telematico “Restituzione Somme” e, in particolare:

  • Prelevare i dati Protocollo da inserire nella richiesta del redattore dal file di testo ComunicazioneImportiResidui.xml (in fondo al file), nel formato Anno; Registro (può essere 0 oppure 1) e Cronologico.
  • ▪ Allegare il file bilancio.pdf firmato in PAdES (signed.pdf) come atto principale.
  • ▪ Indicare l'Iban per il bonifico.

Importante: Il sistema effettua dei controlli prima di accettare il deposito “Restituzione Somme”. Il richiedente la restituzione del residuo deve essere lo stesso depositante.

Dopo la PEC di accettazione del deposito "Restituzione Somme", attendere il bonifico.

L'Editore declina ogni forma di responsabilità in caso di eventuale difformità tra il contenuto pubblicato sui siti istituzionali e le prassi delle singole cancellerie. Pertanto, si invita a verificare sempre con la cancelleria dell'ufficio giudiziario di interesse eventuali aggiornamenti.

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