Affitti brevi e richiesta del CIN: dal 24 luglio è iniziata la fase sperimentale in altre regioni d'Italia

La Redazione
25 Luglio 2024

Dal 24 luglio 2024 in altre regioni d'Italia è stata avviata la fase sperimentale della piattaforma digitale relativa alla banca dati delle strutture ricettive e degli immobili destinati a locazioni brevi o per finalità turistiche. Da tale data, in queste regioni, è perciò possibile richiedere il codice identificativo nazionale (c.d. CIN). 

Dal 24 luglio 2024 anche nelle regioni Liguria e Sardegna è stata avviata la fase sperimentale della piattaforma digitale relativa alla «Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche» (d'ora in poi, per brevità: «BDSR»).

Ad oggi, quindi, le regioni ammesse alla fase di sperimentazione sono: 

  • Abruzzo
  • Calabria
  • Lombardia
  • Marche
  • Puglia
  • Sicilia
  • Veneto
  • Liguria
  • Sardegna. 

In tali regioni è, dunque, possibile per i titolari delle strutture e i locatori degli immobili accedere, tramite identità digitale, alla piattaforma direttamente dal sito web del Ministero del Turismo e richiedere il codice identificativo nazionale (c.d. CIN), da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l'esposizione degli stessi all'esterno delle strutture e degli immobili, ai sensi dell'art. 13 ter DL 145/2023 conv. in L. 191/2023 (per approfondimenti si rinvia alla precedenti news, una pubblicata qui il 7 giugno 2024 e l'altra qui il 29 gennaio 2024).

Nel corso delle prossime settimane, sul sito del Ministero del Turismo verranno pubblicati tutti gli aggiornamenti sull’attivazione del servizio nelle altre regioni e province autonome, fino a coprire gradualmente l’intero territorio nazionale.

Ricordiamo che la suddetta banca dati è stata istituita per la tutela dei consumatori (ai sensi dell'art. 13 quater c. 4 DL 34/2019 conv. in L. 58/2019, modif. dall'art. 13 ter c. 12 DL 145/2023 conv. in L. 191/2023) ed è finalizzata ad integrare gradualmente le banche dati regionali e delle P.A. in modo efficace e sicuro.

Durante la fase sperimentale non sono previste sanzioni ed è consentito ai cittadini che lo desiderano di adeguarsi con ampio margine di anticipo agli obblighi correlati al codice identificativo.

Resta fermo il fatto che le disposizioni di legge di cui all'art. 13 quater c. 4 DL 34/2019 conv. in L. 58/2019 saranno applicabili solo a partire dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, prevista non oltre il 1° settembre 2024, dell'avviso attestante l'entrata in funzione della BDSR su scala nazionale.

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