Accesso agli atti: il consigliere comunale ha diritto di accedere agli atti delle procedure concorsuali indette dall’ente locale

Redazione Scientifica Processo amministrativo
02 Agosto 2024

Va riconosciuto al consigliere comunale il diritto di accesso, non condizionato ad alcun particolare onere di motivazione né condizionato alla dimostrazione di un interesse personale, agli atti relativi alle procedure concorsuali finalizzate al reclutamento di posizioni lavorative presso l'ente locale al fine di poter eventualmente esercitare le funzioni connesse alla carica.

Un consigliere comunale ha chiesto la riforma della sentenza del Tar che aveva respinto il ricorso dal medesimo proposto contro il silenzio sull'istanza di accesso agli atti relativi alle procedure concorsuali svolte dall' amministrazione comunale finalizzate al reclutamento di posizioni lavorative a tempo indeterminato all'interno della medesima amministrazione, sull'assunto che il consigliere comunale non avrebbe avuto titolo all'accesso, non avendo partecipato alle procedure, né avrebbe titolo per la sua qualità di consigliere comunale , posto che la conoscenza degli atti richiesti non sarebbe  stata strumentale allo svolgimento delle funzioni connesse alla carica.

Tanto premesso, il Consiglio di Stato ha accolto l'appello proposto, affermando che l' accesso agli atti esercitato dal consigliere comunale ha natura e caratteri diversi rispetto alle altre forme di accesso, esprimendosi in un non condizionato diritto alla conoscenza di tutti gli atti che possano essere di utilità all'espletamento delle sue funzioni; ciò anche al fine di permettere di valutare - con piena cognizione - la correttezza e l'efficacia dell'operato dell'amministrazione , nonché per esprimere un voto consapevole sulle questioni di competenza del Consiglio e per promuovere tutte le iniziative che spettano ai singoli rappresentanti del corpo elettorale locale.

Per quanto innanzi, il collegio ha affermato che sul consigliere comunale non può gravare alcun particolare onere di motivare le proprie richieste di accesso , in quanto, diversamente opinando, sarebbe introdotta una sorta di controllo dell'ente, attraverso i propri uffici, sull'esercizio delle sue funzioni.

Data infatti la ampiezza del diritto di accesso e di conoscenza (che ha per oggetto tutte le notizie e le informazioni in possesso degli uffici del comune), il nesso strumentale si identifica, nella specie, con l'esigenza di conoscenza degli atti relativi a procedure di assunzione di pubblici dipendenti proprio al fine di eventualmente poter esercitare le funzioni di controllo (mediante interrogazioni, mozioni, interpellanze, ordini del giorno o altra iniziativa che il consigliere ritenga di proporre nel corso del suo mandato) nei confronti degli organi politico-amministrativi.

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