L’AI in USA: l’ordine esecutivo del presidente degli Stati Uniti regola l'uso dell'AI stabilendo norme più stringenti per prevenire minacce alla sicurezza nazionale

La Redazione
30 Agosto 2024

Mentre l'Unione Europea si concentra sulla tutela dei diritti individuali attraverso l'adozione del recente AI Act, gli Stati Uniti stanno esplorando diverse forme di regolamentazione dell'intelligenza artificiale – in continua evoluzione – a livello federale e statale. Con l'emissione dell'ordine esecutivo del 30 ottobre 2023, il Presidente degli Stati Uniti d'America Joe Biden stabilisce la posizione degli Stati Uniti nei confronti dell'impiego dei modelli di intelligenza artificiale, sottolineando l'importanza di un'innovazione responsabile al fine di evitare che il rapido sviluppo dell'AI comporti degli effetti nocivi per l'umanità, mettendo a rischio la sicurezza nazionale. Con tale ordine, l'amministrazione Biden fissa standard per la sicurezza, la protezione della privacy, la promozione dell'equità, la difesa dei diritti civili, la tutela dei consumatori e dei lavoratori, l'innovazione e la concorrenza.

Negli Stati Uniti, la regolamentazione sull'Intelligenza Artificiale è complessa e dinamica. Mentre l'Unione Europea si concentra sulla protezione dei diritti individuali dotandosi di un Regolamento di settore (Regolamento (UE) 2024/1689, c.d. AI Act), gli Stati Uniti stanno valutando varie forme di regolamentazione a livello federale e statale. Numerose proposte normative, tra cui leggi federali esistenti, ordini esecutivi presidenziali e progetti legislativi in corso, rendono il panorama normativo ancora in evoluzione negli USA.

Il 20 aprile 2024, il Presidente Joe Biden ha promulgato legge HR7888 (RISAA), estendendo la Sezione 702 del Foreign Intelligence Surveillance Act), che amplia il titolo VII del Foreign Intelligence Surveillance Act concernente la raccolta di informazioni di intelligence straniere anche tramite l'uso di sistemi di intelligenza artificiale. Biden ha espresso fiducia nell'importanza di tale estensione in situazioni critiche come la crisi tra Israele e Ucraina e nell'affrontare le emergenze umanitarie in varie regioni del mondo.

Tuttavia, la proroga della Sezione 702 del Foreign Intelligence Surveillance Act (FISA) è oggetto di un acceso dibattito nell' equilibrio tra la necessità di garantire la sicurezza nazionale e proteggere i diritti. I sostenitori ritengono che la Sezione 702 sia uno strumento fondamentale per la sicurezza nazionale, mentre i più critici la considerano una violazione della privacy incostituzionale ritenendo essenziale, per acquisire dati sulla posizione degli americani, della navigazione web e dei record di ricerca, incluso l'utilizzo degli assistenti di intelligenza artificiale e i dati relativi ai veicoli, l'implementazione di specifici mandati di autorizzazione.

La sorveglianza senza mandato rappresenta il fulcro dell'attuale dibattito negli Stati Uniti, dove nel corso dell'ultimo anno, sono stati effettuati investimenti di miliardi di dollari nello sviluppo e nella diffusione di sistemi e prodotti che si basano sull'intelligenza artificiale. Al tempo stesso,  al fine di evitare che il rapido sviluppo dell'AI comporti degli effetti nocivi per l'umanità, già a partire dal 30 ottobre 2023, il Presidente degli Stati Uniti d'America Joe Biden ha emesso un ordine esecutivo volto ad incardinare l'uso dell'Intelligenza artificiale negli Stati Uniti.

L'ordine, immediatamente vincolante per tutti i produttori di tecnologie digitali avanzate, si ricollega al Defense Production Act, una legge del 1950 che permette al governo d' intervenire e influenzare le aziende private quando è a rischio la sicurezza nazionale. Secondo il governo degli Stati Uniti, i potenziali rischi di destabilizzazione della politica derivanti dalla diffusione di disinformazione dell'AI o la minaccia di perdere il controllo su una tecnologia in continuo sviluppo giustificano il ricorso a tale legge, nonostante sia datata.

Tuttavia, l'ordine esecutivo di Biden − che fissa standard per la sicurezza, la protezione della privacy, la promozione dell'equità, la difesa dei diritti civili, la tutela dei consumatori e dei lavoratori, l'innovazione, la concorrenza e vuole attestare la leadership internazionale degli Stati Uniti nel settore dell'AI – non avendo forza di legge parlamentare, corre il rischio di poter essere annullato o modificato da una futura amministrazione del Paese.

Al contempo, il Presidente americano ha tentato di stabilire un accordo con le aziende leader nel campo dell'intelligenza artificiale generativa, bilanciando controllo ed innovazione, per definire norme, ora rafforzate dall'ordine esecutivo, che richiedono trasparenza e sorveglianza sulle pratiche delle aziende che operano in tale settore.

Sul tema della sicurezza nazionale, le società che hanno la capacità di sviluppare i foundation model, sistemi di intelligenza artificiale generativa più potenti, dovranno notificare le proprie attività in questo settore e condurre test sui loro modelli, comunicando alle autorità i risultati prima di mettere in commercio i loro nuovi prodotti. Il National Institute for Standard and Technology stabilità dei test standardizzati volti a valutare le prestazioni e il livello di sicurezza dei modelli di AI. I gestori dei servizi cloud che offrono lo spazio informatico agli sviluppatori di AI dovranno inoltre fornire informazioni sulle attività dei loro clienti stranieri che operano sui foundation model.

L'ordine introduce inoltre degli interventi specifici per evitare usi pericolosi dell'AI, come sviluppo di armi biochimiche, attacchi informatici ad aziende, uffici pubblici e infrastrutture strategiche per il Paese e “discriminazione algoritmica” nell'assegnazione degli alloggi, nella distribuzione di sussidi pubblici e nel sistema di giustizia criminale. Sulla discriminazione algoritmica, il Presidente ha sollecitato un impegno per sviluppare algoritmi equi ed etici, attraverso una collaborazione che coinvolge il Dipartimento di Giustizia e gli Uffici federali per i diritti civili per definire le “best practices for investigating andprosecuting civil rights violations and discriminationrelated to automated systems, including AI “migliori pratiche per indagare e perseguire le violazioni dei diritti civili legate all'AI”.

Inoltre, nell'ottica di mitigare i rischi legati alla disinformazione, il ministero del Commercio dovrà introdurre apposite etichette per identificare i contenuti generati dall'AI.

Per quanto riguarda l'ambito lavorativo, si promuoveranno iniziative volte a utilizzare l'intelligenza artificiale per potenziare le prestazioni dei dipendenti anziché sostituirli, offrendo formazione professionale a coloro che perdono il lavoro a causa dello sviluppo tecnologico. Inoltre, si prevede un aumento dei visti di lavoro per agevolare l'ingresso negli Stati Uniti di ingegneri, fisici e informatici, professionisti che sono stati ammessi nel paese in modo limitato negli ultimi anni.

Sul tema, si rimanda alla news: AI Act: pubblicato in GUUE il Regolamento (UE) 2024/1689.