Abuso di posizione dominante: l’uso di pratiche discriminatorie a favore del proprio servizio comparativo online di prodotti viola la concorrenza dei mercati digitali

La Redazione
24 Settembre 2024

La CGUE, con sentenza 10 settembre 2024, (C-48/22), ha confermato la multa applicata dalla Commissione UE nei confronti di una nota azienda informatica statunitense che offre servizi online per un grave abuso di posizione dominante sul mercato, avendo adottato pratiche discriminatorie a favore del proprio servizio comparativo di prodotti e suscettibili di causare un pregiudizio ai competitor, minando l’innovazione e la concorrenza dei mercati digitali nella SEE.

Nella sentenza del 10 settembre 2024 (C-48/22), la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha multato un’azienda informatica statunitense leader nel settore dell’offerta di servizi online per abuso di posizione dominante sul mercato digitale.

Nel caso di specie, la Commissione Europea ha rilevato che una nota azienda informatica statunitense che offre servizi online ha abusato della sua posizione dominante in 13 mercati nazionali all'interno dell'Area Economica Europea (SEE) dal gennaio 2008, favorendo il proprio servizio di comparazione di prodotti rispetto a quello dei suoi concorrenti nelle sue pagine di risultati generali senza essere sottoposto ad algoritmi utilizzati nella ricerca generale.

Un simile comportamento anticoncorrenziale poteva comportare la chiusura dei competitor di simili prodotti, riducendo l'innovazione e limitando l'accesso dei consumatori ad altri servizi, minando la concorrenza dei mercati digitali nella SEE.

Alla luce di tali violazioni, la CGUE ha confermato la sanzione pecuniaria della Commissione UE di 2,4 miliardi di euro ai danni di tale azienda, per aver sfruttato la propria posizione dominante.