Successioni e donazioni, in Gazzetta le modifiche introdotte dalla Riforma fiscale

La Redazione
04 Ottobre 2024

È stato pubblicato in GU il d.lgs. 18 settembre 2024, n. 139, recante «Disposizioni per la razionalizzazione dell'imposta di registro, dell'imposta sulle successioni e donazioni, dell'imposta di bollo e degli altri tributi indiretti diversi dall'IVA».

Il decreto è entrato in vigore oggi 4 ottobre, ma le disposizioni saranno applicate solo a partire dal 1° gennaio 2025.

La riforma sulle successioni e donazioni ha introdotto diverse novità significative: vediamole insieme.

  1. Principio di autoliquidazione dell’imposta sulle successioni: gli eredi fino a 26 anni potranno anticipare le somme necessarie per il pagamento dell’imposta.
  2. Liberalità d’uso: si escluderà l'imposizione fiscale sulle liberalità d'uso, assimilandole a spese di educazione e mantenimento.
  3. Donazioni indirette: le donazioni indirette verranno tassate solo in caso di superamento delle franchigie in termini di valore o se accertate nel corso di un procedimento (in tal caso si applicherà l’aliquota dell'8% per le somme oltre franchigia), o se dichiarate volontariamente.
  4. Trust con doppia scelta per il momento di tassazione: per i trust, sarà possibile pagare l'imposta al momento del trasferimento o della successione, con aliquote e franchigie definite in base al rapporto tra disponente e beneficiario.
  5. Trasferimenti d’azienda con fiscalità agevolata ampliata: viene ampliata l'esenzione fiscale per i trasferimenti di aziende, rami di azienda e partecipazioni societarie a discendenti o coniugi, ammettendo il godimento del beneficio anche in tutti quei trasferimenti di partecipazioni sociali che consentano al beneficiario di integrare un controllo già esistente o aventi ad oggetto società holding, non operative come imprese, mere immobiliari di gestione o società semplici.
  6. Banche e intermediari finanziari potranno consentire lo svincolo anticipato delle attività cadute in successione in presenza di beni immobili per il pagamento delle imposte, quando a richiederlo sia l’unico erede di età anagrafica non superiore a 26 anni.

Per un maggiore approfondimento, si rimanda al testo del decreto allegato.

(Fonte: Diritto e Giustizia)

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.