Guida all'utilizzo del Portale della Giustizia Amministrativa

09 Ottobre 2024

Il presente contributo della rubrica dedicata al processo amministrativo mira a illustrare l’accreditamento e il funzionamento del Portale della Giustizia Amministrativa.

Il Portale della Giustizia Amministrativa è lo strumento principale dei Colleghi Amministrativisti per monitorare i propri fascicoli, procedere a ricerche specifiche, approfondire tematiche e reperire dati e informazioni pratiche per lo svolgimento delle udienze innanzi ai singoli TAR e/o alle singole sezioni, nonché al Consiglio di Stato e al Consiglio di Giustizia Amministrativa.

In altre parole, il Portale della Giustizia Amministrativa è uno strumento imprescindibile.

Per potersi registrare al Portale della Giustizia Amministrativa, l'avvocato deve soddisfare specifici requisiti:

  • giudizio pendente: è necessario che l’avvocato abbia un procedimento pendente presso il TAR o il Consiglio di Stato e il Consiglio di Giustizia Amministrativa. Questo requisito è essenziale per usufruire del portale, poiché l'accesso è riservato.
  • firma digitale: la firma digitale è un requisito fondamentale per la sottoscrizione elettronica degli atti e dei documenti da depositare. Nel processo amministrativo telematico (PAT), la firma in formato PAdES (PDF Advanced Electronic Signature) garantisce la validità e l’integrità dei documenti depositati.
  • posta elettronica certificata (PEC): l’avvocato deve disporre di una PEC registrata nel sistema RegIndE (Registro Generale degli Indirizzi Elettronici). La PEC è essenziale per tutte le comunicazioni ufficiali e per la notifica degli atti processuali. Senza una PEC registrata correttamente, l'avvocato non potrà ricevere le comunicazioni dal Tribunale.

Accedendo al portale, nella sezione “Avvocato” si può cliccare su registrazione: la procedura è molto semplice.

  • Accesso al portale: collegarsi al sito ufficiale della Giustizia Amministrativa e selezionare l’opzione di iscrizione dedicata agli avvocati.
  • Creazione dell'account: inserire i propri dati personali, quali nome, cognome, codice fiscale, e indirizzo PEC. È essenziale che la PEC sia valida e attiva, poiché sarà utilizzata per tutte le comunicazioni ufficiali.
  • Conferma dell’iscrizione: Dopo aver completato l’iscrizione, si riceverà una PEC contenente un link per la conferma della registrazione. Seguire le istruzioni riportate per completare la procedura.
  • Utilizzo del Portale: Dopo la registrazione, l’avvocato potrà accedere ai fascicoli, depositare atti e gestire i procedimenti amministrativi pendenti in modo efficiente.

Una volta completata la registrazione, è fondamentale gestire con estrema cura le credenziali di accesso. La password, infatti, consente l’accesso a dati sensibili, inclusi i fascicoli relativi ai procedimenti pendenti, e deve essere protetta per evitare accessi non autorizzati.

Si consiglia di utilizzare password complesse, di aggiornarle periodicamente e di non condividerle con altri. Diversamente dal portale della giustizia civile, infatti, entrare nella parte riservata sul sito di Giustizia Amministrativa, non necessita dell’inserimento della chiavetta elettronica, cosicchè il “nome utente”  e la “password” è bastevole per accedere.

Dopo la registrazione e accedendo al sito si potrà scoprire che Il Portale della Giustizia Amministrativa offre una vasta gamma di funzionalità per la gestione delle cause.

Di seguito sono riportate alcune delle principali:

Calendario delle udienze: il calendario delle udienze è accessibile tramite il portale e permette di visualizzare le date programmate presso l’autorità giudiziaria. La pianificazione anticipata delle udienze aiuta gli avvocati a organizzare meglio il lavoro, specialmente in casi complessi come quelli che riguardano appalti pubblici, dove la strategia temporale è cruciale.

Ruolo di udienza: il ruolo di udienza elenca tutte le cause che saranno discusse durante una determinata seduta, specificando il numero di ruolo e la sezione competente. Questo strumento è essenziale per conoscere l’ordine delle trattazioni e per prepararsi adeguatamente.

Chiamate preliminari: storicamente, le chiamate preliminari servivano per stabilire se una causa dovesse essere discussa o rinviata o mandata a decisione senza ulteriore discussione. Sebbene questa pratica sia in declino, alcuni TAR e/o sezioni la mantengono, consentendo agli avvocati di decidere, al momento dell’udienza, se discutere la causa o mandarla a decisione.

Visura del fascicolo e atti depositati dalle controparti: a differenza del processo civile, nel contesto amministrativo non vengono inviate notifiche automatiche per i depositi effettuati dalle controparti. Pertanto, è responsabilità dell'avvocato monitorare regolarmente il fascicolo, verificando la presenza di nuovi atti depositati. Si segnala che potrebbe essere necessario un periodo fino a 24 ore affinché un documento depositato sia visibile e scaricabile dal portale.

Ricorsi depositati: questa sezione è cruciale per gli avvocati che rappresentano le parti resistenti in un ricorso. Essa permette di monitorare il deposito di ricorsi e di ottenere informazioni centrali, come le date delle udienze e le sezioni competenti, anche prima della costituzione formale in giudizio.

Un monito ai Colleghi che si accingono ad affrontare un giudizio in ambito amministrativo: il portale è aggiornato in tempo reale, velocissimo. Dunque, se rappresentate una parte che è a conoscenza dell’esistenza di questo portale premuratevi di comunicare le pronunce appena riceverete l’avviso via PEC: invero, contemporaneamente alla notizia data dalla segreteria agli avvocati delle parti, spesso il provvedimento viene pubblicato sul portale.

L’utilizzo del Portale della Giustizia Amministrativa offre, infatti, nella versione “libera” (cioè, senza entrare con le credenziali) l’accesso a tutte le pronunce (decreti/ordinanze/sentenze). Il motore di ricerca consente altresì di enucleare la ricerca rispetto a singoli Tribunali Amministrativi, al solo Consiglio di Stato o Consiglio di Giustizia Amministrativa, alla natura del provvedimento, o all’anno. È altresì possibile effettuare ricerche sulla base di argomenti inserendo le “parole chiave”.

Dunque, è possibile che il Vostro assistito, in attesa di conoscere l’esito, ‘compulsi’ il motore di ricerca e sarebbe sgradevole che conoscesse l’esito in autonomia: meglio anticiparlo sia che sia una bella notizia che sia una meno ‘apprezzabile’.

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