Modalità di pagamento del contributo unificato
Il contributo unificato deve essere versato ogni qualvolta si deposita un atto o un ricorso presso un TAR o il Consiglio di Stato. Dal 1° novembre 2017, è obbligatorio utilizzare il modello F24 ELIDE per effettuare il pagamento. Questo modello, gestito dall'Agenzia delle Entrate, consente il versamento attraverso il sistema telematico dei versamenti unitari e può essere utilizzato tramite servizi di home banking o intermediari abilitati.
Compilazione del Modello F24 ELIDE
Il modello F24 ELIDE richiede una compilazione precisa. Ecco i principali campi da inserire:
- Sezione Contribuente: in questa sezione devono essere inseriti i dati anagrafici del soggetto che effettua il pagamento, tipicamente il ricorrente o la parte rappresentata. Vanno indicati il **codice fiscale** e i **dati identificativi** (nome, cognome, data di nascita, ecc.).
- Sezione Erario ed Altro: questa sezione è dedicata alle informazioni relative al tributo:
- Codice tributo: il codice che identifica il tipo di tributo. Per il contributo unificato nei procedimenti amministrativi, il codice più comune è **GA01**, ma esistono altri codici specifici per determinate tipologie di ricorsi, come quelli straordinari al Presidente della Repubblica o della Regione siciliana.
- Codice ufficio: il codice dell'ufficio giudiziario presso il quale è stato depositato il ricorso. È possibile reperire questi codici in apposite tabelle fornite dall'Agenzia delle Entrate. Attenzione a non sbagliare!!
- Anno di riferimento: inserire l'anno cui si riferisce il versamento.
- Elementi identificativi: qui va inserito il codice fiscale o la partita IVA del soggetto debitore. In alcune circostanze, come nel caso di ricorrenti extracomunitari, questo campo può essere lasciato vuoto, ma è sempre consigliabile inserire il maggior numero di dettagli possibili per evitare ritardi o errori.
Modalità di versamento e ottenimento della quietanza
Dopo aver correttamente compilato il modello F24, è possibile procedere al pagamento attraverso i canali telematici dell'Agenzia delle Entrate o tramite servizi di home banking offerti da intermediari bancari. Una volta completata la transazione, verrà rilasciata una quietanza di pagamento. Questo documento attesta l'avvenuto versamento e contiene il numero di protocollo telematico, che sarà necessario per completare il deposito telematico dell'atto o del ricorso.
Importante: la quietanza di pagamento è un documento essenziale che deve essere conservato accuratamente, poiché i suoi dettagli saranno richiesti durante la fase di deposito telematico del ricorso o dell'atto amministrativo. In caso di mancata produzione della quietanza, il sistema informatico del processo amministrativo non riconoscerà il pagamento e ciò potrebbe comportare ritardi o sanzioni.