Legge di Bilancio 2025: le modifiche alla disciplina sanzionatoria a carico della parte che ha superato i limiti dimensionali degli atti processuali

Redazione Scientifica Processo amministrativo
08 Gennaio 2025

La Legge di Bilancio 2025 (l. n. 207/2024) entrata in vigore il 1° gennaio 2025, ha apportato alcune modifiche a talune norme di attuazione del codice del processo amministrativo, di cui all'allegato 2 al d.lgs. n. 104/2010, prevedendo il versamento di una somma di denaro per la parte che non ha rispettato i limiti dimensionali per la redazione degli atti processuali.

L'art.1, comma 813 della Legge di Bilancio 2025 (l. n. 207/2024), ha modificato l'articolo 13-ter (Criteri per la sinteticità e la chiarezza degli atti di parte), dell'allegato 2, al c.p.a., recante disposizioni attuative dei principi di sinteticità e chiarezza enunciati all'art. 3, comma 2, del c.p.a., di cui viene sostituito il comma 5 con i commi 5, 5-bis e 5-ter, con lo scopo di favorire lo spedito svolgimento del giudizio.

La modifica introduce la possibilità per il giudice amministrativo di sanzionare la parte che, nella redazione di qualsiasi atto processuale, non abbia rispettato i limiti dimensionali stabiliti da apposito decreto del Presidente del Consiglio di Stato, senza essere stato a ciò previamente autorizzato.

La somma da versare per l'intero grado di giudizio a carico della parte è determinata dal giudice con la decisione che definisce il giudizio, nel limite massimo corrispondente al doppio del contributo unificato, in riferimento all'oggetto del giudizio, indipendentemente dall'esito dello stesso e in aggiunta a quanto eventualmente già versato, in base all'entità del superamento dei limiti e alla complessità o alla dimensione degli atti o della sentenza impugnati.

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