Istituita la “Struttura di coordinamento per le crisi d’impresa” presso il Ministero del LavoroFonte: DM 18 aprile 2025 n. 51
04 Giugno 2025
Si legge nel provvedimento, pubblicato sul sito del Ministero, che esso segue il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali n. 11 del 29 gennaio 2025 di adozione dell’Atto di indirizzo del Ministro del lavoro e delle politiche sociali per l’individuazione delle priorità politiche per l’anno 2025, che aveva previsto, tra gli obiettivi del Ministero, la realizzazione di una apposita Struttura di coordinamento per le crisi d’impresa incardinata presso l’Ufficio di Gabinetto. Il decreto del 18 aprile istituisce dunque la Struttura, incardinandola presso l’Ufficio di Gabinetto del Ministero, e reca disposizioni sulla relativa attività, organizzazione e funzionamento. In primo luogo, viene precisato che che la “missione” della Struttura consiste nel «favorire la salvaguardia dei livelli occupazionali e la continuità dell’attività lavorativa nell’ambito della gestione di crisi aziendali e di programmi di riorganizzazione che riguardino imprese di rilevante interesse strategico nazionale e territoriale». L’obiettivo perseguito – si legge – è quello di fornire supporto al fine di promuovere ipotesi di soluzioni delle crisi nonché supporto a piani di riorganizzazione aziendale attraverso il ricorso a strumenti di tutela del reddito in costanza di rapporto di lavoro ed a misure di politica attiva del lavoro. In azione congiunta con INPS, il Ministero delle imprese e del made in Italy e Regioni, la Struttura favorirà «il coinvolgimento dei lavoratori, percettori di misure di sostegno del reddito, in percorsi di formazione e di riqualificazione professionale al fine di promuovere la continuità lavorativa all’interno dell’Azienda, attraverso lo sviluppo di nuove competenze professionali, sia in altre realtà Aziendali che, nell’evidenziare dei fabbisogni occupazionali, necessitino di determinati profili». Altro compito della Struttura sarà quello di promuovere «attività di analisi e monitoraggio dei fabbisogni occupazionali, nei vari territori regionali, anche in raccordo con il sistema delle Associazioni datoriali». Per il funzionamento della Struttura, che si riunirà con cadenza «almeno mensile», non è previsto lo stanziamento di risorse umane, strumentali e finanziarie ulteriori rispetto a quelle già previste a legislazione vigente. |