Società in house: qualificazione e non assoggettabilità a procedure concorsuali

La Redazione
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28 Ottobre 2014

La società c.d. in house si caratterizza come ente pubblico ed è, pertanto, esclusa dal perimetro delle imprese fallibili e soggette alle procedure concorsuali, ex art. 1, comma 1, l. fall.

La società c.d. in house si caratterizza come ente pubblico ed è, pertanto, esclusa dal perimetro delle imprese fallibili e soggette alle procedure concorsuali, ex art. 1, comma 1, l. fall.

Se, in generale, può affermarsi che la partecipazione pubblica in una società di capitali non è sufficiente ad escluderne l'assoggettabilità a fallimento e alle altre procedure concorsuali (così, Cass. n. 26283/2013; Cass. n.22209/2013), tale principio non vale per la c.d. società in house, per tale intendendosi una società a totale partecipazione pubblica, in cui il soggetto pubblico che partecipa al capitale della società ha sulla stessa un controllo analogo a quello che ha sui propri servizi (il c.d. controllo analogo) e in cui il soggetto in house svolga la parte più rilevante della propria attività con il soggetto pubblico che la controlla.
Requisiti necessari per l'esclusione dal fallimento sono, quindi, la natura pubblicistica della società in house, l'assenza di autonomia gestionale e l'impossibilità di aprirsi a capitale privato.

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