Nel 2012 mille fallimenti al mese, +4,2% rispetto al 2011

La Redazione
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21 Maggio 2012

Dal 2008 i fallimenti sono in crescita costante. Il 2011 è stato un anno davvero orribile (il Tribunale di Milano, da solo, ha dichiarato ben 1056 fallimenti, un record storico), ma anche il 2012 conferma il trend negativo dell'economia, che ancora attraversa una crisi profonda: secondo l'Osservatorio Crisi d'Impresa del Cerved, nel primo trimestre sono state già aperte in Italia 3000 procedure, ossia il 4,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2011.

Dal 2008 i fallimenti sono in crescita costante. Il 2011 è stato un anno davvero orribile (il Tribunale di Milano, da solo, ha dichiarato ben 1056 fallimenti, un record storico), ma anche il 2012 conferma il trend negativo dell'economia, che ancora attraversa una crisi profonda: secondo l'Osservatorio Crisi d'Impresa del Cerved, nel primo trimestre sono state già aperte in Italia 3000 procedure, ossia il 4,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2011.
I numeri del disagio. I fallimenti riguardano più le società di capitali (+7,3% rispetto al 2011 e i tre quarti dei fallimenti totali) che le società di persone e le altre forme giuridiche. Dal punto di vista settoriale prosegue il default del terziario (+4,1%) e soprattutto dell'edilizia : +8,4% rispetto ai primi tre mesi 2011, con l'insolvency ratio che si attesta a 8,3 punti.
Anche a livello territoriale nel primo trimestre 2012 i fallimenti risultano in aumento ovunque, con l'eccezione del Nord Est, dove si registra un calo dell'8,8% rispetto al 2011.
In crescita anche le domande di concordato preventivo: + 4,3% sullo stesso periodo del 2011.
I curatori sono in gran parte commercialisti. Da un'altra ricerca, condotta da PGB-Università di Cassino, emerge che il ruolo di curatore fallimentare - sempre più delicato nelle procedure post riforma 2006 - viene ricoperto in media per l'80% da dottori commercialisti, mentre solo nel 20% dei casi vengono nominati avvocati.