PCT: lo stato dell'arte al 30 giugno 2016

Redazione scientifica
17 Agosto 2016

Il Ministero della Giustizia ha reso noti i dati di aggiornamento sul processo civile telematico al 30 giugno 2016

Il Ministero della Giustizia ha reso noti i dati di aggiornamento sul processo civile telematico pubblicando lo stato dell'arte del PCT al 30 giugno 2016.

Dall'analisi effettuata dal Ministero si evidenzia ancora una volta un forte incremento del numero di depositi telematici. In particolare, nel periodo di riferimento, da luglio 2015 a giugno 2016:

I depositi telematici da parte di avvocati e professionisti sono stati 7.466.112 con un incremento del +28%. Per quanto riguarda gli atti introduttivi la percentuale di incremento sale al +92%. I ricorsi per decreto ingiuntivo, per la prima volta presentano un dato negativo -0,5%, segno della completa “telematicizzazione” dei procedimenti monitori;

I provvedimenti nativi digitali depositati da magistrati (verbali udienze, decreti ingiuntivi e sentenze) sono stati 4.062.105, con un incremento del +28%

Dall'analisi viene confermata la riduzione dei tempi occorrenti per l'emissione dei decreti ingiuntivi nei distretti presi a campione.

Il Ministero informa, inoltre, che nel medesimo periodo – luglio 2015/giugno 2016 – sono state effettuate 17.797.467 comunicazioni telematiche da parte delle cancellerie presso i tribunali, le corti d'appello e la Corte di Cassazione, con un risparmio di spesa stimato in 60 milioni di euro. (Precisa il Ministero che il calcolo per il risparmio di spesa viene effettuato sul costo medio stimato di € 7,00 a comunicazione tramite ufficiale giudiziario, prudenzialmente dimezzato).

I pagamenti telematici, invece, sono stati 121.000 a fronte di un incasso totale di € 24.540.372.

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