Notifica via PEC dell’atto di citazione: valida anche se il notificato ignora la pendenza del procedimento?

23 Marzo 2017

Ad un architetto è stato notificato un atto di citazione al proprio indirizzo PEC, risultante dall'INI-PEC. Non avendo mai controllato la propria casella, il notificato è venuto fortuitamente a conoscenza della pendenza del procedimento quando nel giudizio di primo grado erano già stati assegnati i termini ex art. 183, comma 6, c.p.c.. La notifica potrebbe essere invalida?

Ad un architetto è stato notificato un atto di citazione al proprio indirizzo PEC, risultante dall'

INI-PEC

. Non avendo mai controllato la propria casella, il notificato è venuto fortuitamente a conoscenza della pendenza del procedimento quando nel giudizio di primo grado erano già stati assegnati i termini ex art. 183, comma 6, c.p.c.. La notifica potrebbe essere invalida?

La notifica è perfettamente valida, salva la possibilità che la stessa non si sia perfezionata per la mancata generazione della ricevuta di avvenuta consegna.

La stessa giurisprudenza di merito, ed in particolare il Tribunale di Mantova, con sentenza 3 giugno 2014, n. 98, giudicava inammissibile, in quanto tardiva, l'opposizione ad un decreto ingiuntivo notificato al debitore a mezzo PEC in data 17 febbraio 2014 mentre il ricorso in opposizione era stato depositato in data 7 aprile 2014, quindi, oltre i 40 giorni previsti a pena di decadenza dall'art. 641 c.p.c..

Rilevava il Tribunale che la notifica eseguita a mezzo PEC si perfeziona, per il soggetto notificante, nel momento in cui viene generata la ricevuta di accettazione prevista dall'art. 6, comma 1, d.P.R. 11 febbraio 2005, n. 68, e, per il destinatario, nel momento in cui viene generata la ricevuta di avvenuta consegna prevista dall'art. 6, comma 2, d.P.R. 11 febbraio 2005, n. 68. Nel caso di specie, peraltro, non veniva in alcun modo contestato il mancato rispetto delle disposizioni normative e, pertanto, il Tribunale dichiarava inammissibile l'opposizione perché proposta oltre il termine di legge.

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