“Descrizione esito” nelle ricevute del deposito telematico

Pietro Calorio
27 Ottobre 2016

La descrizione dell'esito presente nella quarta PEC riporta «Codice esito: 2 Descrizione esito: – Numero di ruolo non valido: Il mittente non ha accesso al fascicolo. Accettazione avvenuta con successo». Non capisco se il mio deposito è stato accettato.

La descrizione dell'esito presente nella quarta PEC riporta «Codice esito: 2 Descrizione esito: – Numero di ruolo non valido: Il mittente non ha accesso al fascicolo. Accettazione avvenuta con successo». Non capisco se il mio deposito è stato accettato.

È noto che le ricevute PEC restituite dall'Ufficio Giudiziario (e dunque con mittente ad es. tribunale.roma@civile.ptel.giustiziacert.it) relative ad un deposito telematico sono due: la c.d. terza PEC, con oggetto «Esito controlli automatici deposito [...]» e la c.d. quarta PEC, con oggetto «accettazione deposito» […].

Il formato di questi messaggi PEC è disciplinato dall'allegato 6 al Provv. DGSIA 16 aprile 2014, denominato appunto «Formato dei messaggi relativi al deposito della busta telematica», che prevede nel dettaglio il contenuto delle ricevute appena menzionate, e denominate rispettivamente «Esito dei controlli automatici a seguito di deposito atto» e «Esito intervento ufficio».

Per quanto qui interessa, è stabilito che nel corpo delle cc.dd. terza e quarta PEC i sistemi riportino due campi “Codice esito” e “Descrizione Esito”.

I Codici Esito contenuti nella terza PEC possono essere “1” (positivo) e “-1” (negativo); nella quarta PEC possono essere “2” (positivo) e “-1” (negativo).

La Descrizione Esito esplicita, appunto, l'esito del deposito.

Il caso di cui al quesito è utile per spiegare che nella Descrizione Esito presente nella quarta PEC viene riportato l'eventuale messaggio di errore rilevato in sede di controlli automatici e comunicato con la terza PEC con codice “-1”, errore che può essere superato da un'azione manuale del cancelliere (nel caso degli errori di categoria WARN e della maggior parte di quelli di categoria ERROR, ma non nei casi di errori c.d. FATAL - per tale distinzione si veda art. 14 comma 7 Provv. DGSIA 16 aprile 2014); i casi di errore più frequenti sono attualmente sintetizzati in questo documento pubblicato sul Portale dei Servizi Telematici del Ministero della Giustizia: https://pst.giustizia.it/PST/resources/cms/documents/Codifica_errori_controlli_1.0.pdf).

Per essere certi, dunque, che la procedura di deposito (e l'inserimento dello stesso nel fascicolo) sia andata a buon fine, è necessario dunque appuntare l'attenzione esclusivamente sull'ultima porzione della Descrizione esito contenuta nella quarta PEC: se essa riporta un codice esito “2” e la descrizione «Accettazione avvenuta con successo» l'atto è stato correttamente inserito nel fascicolo; se riporta il codice “-1” e altra dicitura, il cancelliere non ha potuto portare a termine la lavorazione del deposito (usualmente, indicando anche la ragione del rifiuto).

Nel caso di cui al quesito, l'iter del deposito deve considerarsi correttamente perfezionato.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.