I maltrattamenti concorrono materialmente con le lesioni lievi quando oltre all'intenzione di maltrattare c'è anche quella di ledere l'integrità fisica della vittima
28 Dicembre 2015
Il reato di lesioni personali lievi concorre materialmente con il delitto di cui all'art. 572 c.p. laddove l'agente ha avuto intenzione non solo di maltrattare, ma anche di ledere l'integrità fisica del soggetto passivo, mentre le lesioni restano assorbite nel reato di maltrattamenti tutte le volte che siano conseguenza non voluta dell'azione. penale dell'imputato per il delitto di lesioni personali, aggravato ai sensi degli artt. 586e 576 c.p., in concorso con i maltrattamenti ex art. 572 c.p.
La Suprema Corte ha infatti sancito che il possibile concorso materiale tra le due figure delittuose (le lesioni erano conseguenza dell'accoltellamento della vittima, precedute da ripetute minacce di morte), oltre che dall'elemento della volontarietà dell'evento lesivo, è altresì supportato dalla diversa oggettività giuridica dei due reati, il primo dei quali (maltrattamenti) è diretto a ledere il bene della famiglia e il secondo (lesioni) quello dell'integrità fisica individuale. |