Riconoscimento del figlio: ammessa l’opposizione del genitore se è compromesso lo sviluppo psicofisico del minore

Redazione Scientifica
07 Dicembre 2016

In materia di riconoscimento di figli “naturali” vengono in considerazione due diritti primari: il diritto del minore ad essere riconosciuto come figlio e il diritto del genitore ad effettuare il riconoscimento.

In materia di riconoscimento di figli “naturali” vengono in considerazione due diritti primari: uno è il diritto del minore – diritto fondamentale della persona che trova la propria garanzia nell'art. 2 Cost. – ad essere riconosciuto come figlio da parte di due genitori e ad assumere per tale via una precisa e completa identità personale; l'altro è il diritto del genitore ad effettuare il riconoscimento, che trova la sua fonte nell'art. 30 Cost.. Sicchè, l'uno o l'altro possono venire sacrificati solamente nel caso in cui venga dimostrata l'esistenza di fatti gravi e irreversibili, caratterizzati da connotazione di eccezionalità, che portino alla prognosi sfavorevole sulla compromissione seria e irreversibile dello sviluppo psicofisico del minore in collegamento con il riconoscimento da parte del secondo genitore.

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