Pubblicate in Gazzetta Ufficiale le nuove Linee guida del Ministero della Salute in materia di procreazione medicalmente assistitaFonte: DM 1 luglio 2015
17 Luglio 2015
Con il decreto del 1 luglio 2015, pubblicato in G.U. n. 161 del 14 luglio 2015, il Ministero della Salute ha definito le «linee guida contenenti le indicazioni delle procedure e delle tecniche di procreazione medicalmente assistita». Il testo aggiorna la normativa del 2008 in rapporto all'evoluzione tecnico- scientifica del settore e alle numerose pronunzie di incostituzionalità emesse dal Giudice delle Leggi. Il riferimento specifico è, in particolare, al d.lgs n. 191/2007 e al d.lgs. n. 16/2010, all'Accordo Stato Regioni del 15 marzo 2012 nonché alle sentenze della Corte costituzionale n. 151/2009 e n. 162/2014 che hanno eliminato, rispettivamente, il numero massimo di tre embrioni da creare e trasferire in un unico e contemporaneo impianto e il divieto di fecondazione eterologa. Le linee guida sono «vincolanti per tutte le strutture autorizzate» e hanno lo scopo di «fornire chiare indicazioni agli operatori delle strutture autorizzate all'applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita affinché sia assicurato il pieno rispetto di quanto dettato dalla legge».
Le principali novità. Vengono fornite indicazioni per l'accesso alle tecniche di fecondazione eterologa; si raccomanda un'attenta valutazione clinica del rapporto rischi-benefici con particolare riferimento «alle complicanze ostetriche, alle potenziali ricadute neonatologiche e ai potenziali rischi per la salute della donna e del neonato»; è previsto l'accesso per le coppie sierodiscordanti in cui uno dei due partner sia portatore di malattie virali sessualmente trasmissibili per infezioni da Hiv, Hbv o Hcv. Inoltre, nelle cartelle cliniche, le procedure di PMA dovranno essere descritte con maggiore dettaglio rispetto al passato. In particolare, devono essere «riportate le motivazioni in base alle quali è stato determinato il numero di embrioni strettamente necessario da generare e, eventualmente, quelle in base alle quali è stabilito quali e quanti embrioni non trasferiti siano temporaneamente da crioconservare».
Fecondazione eterologa. Nel testo delle nuove Linee guida si danno indicazioni cliniche per l'accesso alle tecniche di PMA eterologa, prevedendo anche la c.d. doppia eterologa (quando entrambi i componenti della coppia possono ricevere gameti donati), nonchè la possibilità di egg sharing e sperm sharing (uno dei due componenti della coppia ricevente può, a sua volta, essere donatore di gameti per altre coppie che accedono all'eterologa). È vietato alle coppie che accedono alla fecondazione eterologa «scegliere particolari caratteristiche fenotipiche del donatore» «al fine di evitare illegittime selezioni eugenetiche». |