Non viola l’ordine pubblico la trascrizione in Italia del matrimonio contratto all’estero fra persone dello stesso sesso
16 Aprile 2015
Non esiste nell'ordinamento italiano alcun impedimento alla trascrizione nei registri dello stato civile dell'atto di matrimonio contratto all'estero. Il matrimonio civile tra persone dello stesso sesso celebrato all'estero non è contrario all'ordine pubblico. Non è previsto, nell'ordinamento italiano, alcun ulteriore e diverso impedimento derivante da disposizioni di legge alla trascrizione di un atto di matrimonio celebrato all'estero secondo le forme previste dalla legge straniera e che, quindi, spieghi effetti civili nell'ordinamento dello Stato dove è stato celebrato, non avendo tale trascrizione natura costitutiva ma soltanto certificativa e di pubblicità di un atto già valido di per sé sulla base del principio "tempus regit actum".
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