Arresti domiciliari: termine di durata di caso di sostituzione da o con custodia cautelare in carcere

25 Agosto 2015

In caso di sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari o viceversa, dal momento della sostituzione inizia a decorrere un nuovo termine di durata della cautela imposta?

In caso di sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari o viceversa, dal momento della sostituzione inizia a decorrere un nuovo termine di durata della cautela imposta?

La risposta all'interrogativo è sicuramente di segno negativo, perché altrimenti ci si troverebbe in presenza di uno strumento atto a consentire la dilatazione del termine di durata delle misure custodiali e ad aggirare la previsione di cui all'art. 307, comma 1, c.p.p.

Si deve argomentare in tal senso anche sulla scorta di quelle pronunce che, nelle ipotesi di sostituzione, hanno affermato la decorrenza ex novo del termine di durata solo nel passaggio da una misura non custodiale ad una custodiale e viceversa, in considerazione della diversa tipologia della cautela imposta e del diverso termine di durata massima (in questo senso Cass. pen., 23 ottobre 2013, n. 462714, per la quale, “in tema di misure cautelari, l'ordinanza con cui il giudice sostituisce, ex art. 276 c.p.p., una misura non custodiale con quella degli arresti domiciliari determina la decorrenza ex novo del termine proprio di quest'ultima»).

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