Audizione dell'indagato per reato connesso o collegato nei cui confronti sia stata disposta l'archiviazione

26 Agosto 2015

L'indagato per reato connesso ai sensi dell'art. 12, comma 1, lett. c), c.p.p. o per reato probatoriamente collegato, nei cui confronti sia stato emesso un provvedimento di archiviazione, deve essere sentito con le forme previste per la testimonianza cosiddetta “assistita”?

L'indagato per reato connesso ai sensi dell'art. 12, comma 1, lett. c), c.p.p. o per reato probatoriamente collegato, nei cui confronti sia stato emesso un provvedimento di archiviazione, deve essere sentito con le forme previste per la testimonianza cosiddetta “assistita”?

No.

Per le Sezioni unite penali della Corte di cassazione la persona indagata in un procedimento connesso ai sensi dell'art. 12, comma 1, lett. c), c.p.p. o per reato probatoriamente collegato, nei cui confronti sia stata pronunciata archiviazione, deve essere sentita come testimone comune (art. 198 c.p.p.).

Il Supremo Collegio ha posto a sostegno dell'assunto vari argomenti, tra cui, essenzialmente, quello secondo cui gli artt. 197, comma 1, lettere a) e b), 197-bis e 210 c.p.p. sono riferiti al solo imputato, potendo al più essere estesi, in forza dell'art. 61 c.p.p, all'indagato. Poiché “l'archiviato” non è più, tecnicamente, un indagato in quanto le indagini a suo carico sono concluse, la disciplina limitativa della capacità testimoniale di cui alle dette norme non è ad esso applicabile (Cass. pen., Sez. un., 29 marzo 2010, n. 12067)

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