Il 27 settembre 2017, la Camera dei deputati ha approvato in via definitiva il D.D.L. recante Modifiche al codice antimafia e delega al Governo per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate.
Il provvedimento si compone di 38 articoli ed è suddiviso in sette capi:
Capo I, misure di prevenzione personali;
Capo II, misure di prevenzione patrimoniali;
Capo III, amministrazione, gestione e destinazione di beni sequestrati e confiscati;
Capo IV, tutela dei terzi e rapporti con le procedure concorsuali;
Capo V, agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata;
Capo VI, modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e alla legislazione complementare. Deleghe al Governo per la disciplina del regime di incompatibilità relativo agli uffici di amministratore giudiziario e di curatore fallimentare e per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate;
Capo VII, disposizioni di attuazione e transitorie.
Le principali novità del disegno di legge approvato riguardano:
- l'inserimento, tra i destinatari delle misure di prevenzione personali e patrimoniali, degli indiziati del reato di assistenza agli associati e di associazione a delinquere finalizzata a numerosi reati contro la P.A.;
- la trattazione in via prioritaria del procedimento di prevenzione patrimoniale;
- la competenza per l'adozione delle misure di prevenzione al tribunale del distretto, anziché al tribunale del capoluogo della provincia;
- l'istituzione, in sede distrettuale, di seziono o collegi giudicanti specializzati per le misure di prevenzione;
- l'introduzione di limiti di eccepibilità dell'incompetenza territoriale, nonché della competenza dell'organo proponente la misura;
- le modifiche al procedimento di applicazione delle misure di prevenzione;
- le revisione della disciplina dell'amministrazione giudiziaria;
- una più dettagliata disciplina del controllo giudiziario dell'azienda;
- l'introduzione di norme sulla trasparenza nella scelta degli amministratori giudiziari;
- le disposizioni in tema di sgombero e liberazione degli immobili sequestrati;
- l'introduzione di forme di sostegno per la ripresa delle aziende sequestrate, la loro continuità produttiva e la tutela dei lavoratori;
- la revisione della disciplina sulla tutela dei terzi in buona fede;
- il potenziamento e la riorganizzazione dell'Agenzia nazionale per i beni confiscati;
- l'estensione della c.d. confisca allargata nonché l'assimilazione della sua disciplina a quella della confisca di prevenzione antimafia.