Conseguenze della non veridicità delle dichiarazioni rese ai sensi del d.P.R. n. 445 del 2000 ai fini della partecipazione alla gara

Redazione Scientifica
01 Giugno 2016

Quando in sede di gara una dichiarazione è resa ai sensi del d.P.R. n. 445 del 2000, la non veridicità della stessa comporta...

Quando in sede di gara una dichiarazione è resa ai sensi del d.P.R. n. 445 del 2000, la non veridicità della stessa comporta le conseguenze di cui all'art. 75 del medesimo decreto, senza che residuino margini di discrezionalità per la Stazione Appaltante, rilevando, per la parte concernente i precedenti penali, anche quanto previsto dall'art. 38, comma 2, d.lgs. n. 163 del 2006 impositivo dell'obbligo per l'interessato di dichiarare “tutte le condanne penali riportate, ivi comprese quelle per le quali abbia beneficiato della non menzione”.

La veridicità delle dichiarazioni rese ai fini della partecipazione ad una pubblica selezione costituisce un valore “in sé” e può giustificare l'esclusione dalla gara a prescindere dal contenuto intrinseco della circostanza sottaciuta ovvero omessa.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.