Obbligo della Stazione Appaltante di concludere il procedimento di revisione del prezzo d’appalto, ove ricorra un’ipotesi di proroga del contratto

Redazione Scientifica
28 Dicembre 2016

Laddove ricorra una ipotesi di proroga e non anche di rinnovo contrattuale...

Laddove ricorra una ipotesi di proroga e non anche di rinnovo contrattuale, trova senz'altro applicazione la revisione prezzi, nel mentre l'attivazione (e il conseguente obbligo di conclusione) del relativo procedimento di verifica nonché lo svolgimento della necessaria istruttoria costituiscono un preciso e inderogabile dovere per la Stazione Appaltante, tenuto conto che il carattere imperativo della disposizione di cui all'art. 115, d.lgs. n. 163 del 2006 impone alla Stazione Appaltante di effettuare, alle singole scadenze prescritte, la verifica dell'eventuale mutamento dei prezzi dei materiali occorrenti per l'esecuzione dell'appalto e, in caso affermativo, alla sua liquidazione. Infatti, una volta avviato su istanza di parte, il procedimento deve essere concluso dall'Amministrazione competente mediante l'adozione di un provvedimento espresso, di contenuto positivo o negativo, ampiamente motivato e soprattutto fondato su dati accertati, documentati e quindi non obiettivamente contestabili, a nulla rilevando neppure eventuali prescrizioni contrarie della lex specialis, tenuto conto che proprio la natura imperativa della norma primaria di cui all'art. 115 in parola comporta l'applicazione degli artt. 1339 (inserzione automatica di clausole) e 1419 (nullità parziale) c.c.

Sia la fase istruttoria sia quella determinativa della procedura revisionale del prezzo dell'appalto rientrano per legge nell'esclusiva competenza della Stazione Appaltante-autorità alla quale si deve l'adozione del provvedimento finale che riconosce o nega l'aumento dei prezzi.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.