L'applicabilità del termine “ulteriore” per l'accesso nel rito dei contratti pubblici

Angelica Cardi
02 Marzo 2017

È irricevibile il ricorso giurisdizionale proposto per l'annullamento dell'aggiudicazione definitiva di gara pubblica e notificato oltre il termine di trenta giorni dalla comunicazione dell'aggiudicazione stessa non essendo applicabile l'ulteriore termine di 10 giorni per l'accesso alla documentazione previsto dall'art. 79, comma 5-quater, d.lgs. n. 163 del 2006 ove risulti che il ricorrente già disponeva di tutte le informazioni essenziali per presentare ricorso.

La sentenza in commento assume particolare rilievo in quanto si occupa di precisare i caratteri differenziali dell'accesso ex art. 79, comma 5-quater, del d.lgs. 163 del 2006 rispetto all'accesso ordinario all'epoca vigente ex art. 22 e ss. l. n. 241 del 1990.

In particolare, il Collegio precisa che per l'accesso di cui all'art. 79 del d.lgs. n. 163 del 2006 non occorre una istanza né un provvedimento di ammissione; non occorre una formale dimostrazione di interesse e non è assegnato all'amministrazione un termine per la risposta. Infine non è imposta nessuna previa informativa ai controinteressati per l'eventuale opposizione.

L'art. 79, comma 5-quater specifica poi che «l'accesso agli atti del procedimento in cui sono adottati i provvedimenti oggetto di comunicazione ai sensi del presente articolo è consentito entro dieci giorni dall'invio della comunicazione dei provvedimenti medesimi mediante visione e estrazione di copia (...)».

Al riguardo, il Collegio chiarisce che i dieci giorni cui fa riferimento il legislatore sono preordinati a permettere al ricorrente di acquisire gli elementi eventualmente mancanti e solo in tale ipotesi è ammissibile l'eccezionale differimento dell'ordinario termine perentorio di impugnazione applicabile in materia di appalti che è improntato alla celere definizione dei giudizi.

Ne consegue, dunque, che non è applicabile l'ulteriore termine di dieci giorni per l'accesso alla documentazione e, quindi, per avere conoscenza dei vizi procedimentali denunciati, ove risulti che il ricorrente ha già avuto notizia dei verbali delle sedute riservate della commissione giudicatrice, e dei punteggi assegnati alle imprese concorrenti per il merito tecnico ed era già stata formata la graduatoria finale. Di qui l'irricevibilità, in tale ipotesi, del ricorso giurisdizionale proposto per l'annullamento dell'aggiudicazione definitiva di gara pubblica e notificato oltre il termine di trenta giorni dalla comunicazione dell'aggiudicazione stessa effettuata ex art. 79 del d.lgs. n. 163 del 2006.

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