L’onere dichiarativo dell’impresa ausiliaria in caso di avvalimento della soa

Anton Giulio Pietrosanti
02 Agosto 2016

La sentenza afferma che l'onere dichiarativo dell'impresa ausiliaria può ritenersi soddisfatto anche attraverso un rinvio per relationem al relativo contratto di avvalimento qualora quest'ultimo abbia un contenuto esaustivo.

Il Collegio ha respinto il motivo di ricorso con cui il ricorrente contestava la legittimità dell'aggiudicazione ritenendo che l'avvalimento della SOA si basasse su dichiarazioni unilateriali generiche.

In particolare, la sentenza ha ricordato che la disciplina dedicata all'istituto dell'avvalimento deve essere interpretata in modo da non vanificarne l'applicazione posto che, come noto, mira ad allargare la platea dei concorrenti alle gare pubbliche (cfr. Cons. St., Sez. VI, 19 luglio 2016, n. 3198).

Per questo motivo l'indagine circa l'efficacia dell'assolvimento degli oneri dichiarativi indicati dall'art. 49 del d.lgs. n. 163 del 2006, al fine di attestare il possesso dei relativi titoli partecipativi alla gara pubblica, dev'esser svolta in concreto

, considerando il tenore testuale dell'atto e la sua idoneità ad assolvere la precipua funzione di garanzia assegnata all'istituto

de quo

dalla r

elativa disciplina.

Diversamente da quanto dedotto dal ricorrente, la sentenza non ha quindi ritenuto necessario una dichiarazione unilaterale più dettagliata ai fini dell'avvalimento, giacché in presenza di un contratto di avvalimento da cui risulti in modo chiaro il perimetro degli obblighi assunti da parte dell'impresa ausiliaria, quest'ultima può legittimatemene assolvere il proprio onere dichiarativo previsto dal citato art. 49 anche tramite un rinvio per relationem all'esaustivo contenuto dello stesso contratto.

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