Tutti i farmaci possono essere acquistati dalla P.A. mediante sistema dinamico di acquisizione, compresi quelli cc.dd. bioequivalenti, in quanto prodotti di uso corrente, tipizzati e standardizzati

Carmine Nuzzo
04 Aprile 2016

L'acquisto di farmaci mediante sistema dinamico di acquisizione di cui all'art. 68, d.lgs. n. 163 del 2006 è legittimo, anche quando, all'interno dello stesso lotto, sono inclusi farmaci che operano attraverso princìpi attivi differenti, in quanto uno dei due ha ricevuto parere di equivalenza terapeutica dall'Agenzia Italiana del Farmaco. I farmaci rientrano nel concetto di beni di uso corrente standardizzati e tipizzati ordinariamente reperibili sul mercato.

A fronte di un bando di gara semplificato tramite sistema dinamico di acquisizione, una nota compagnia farmaceutica lamentava l'illegittimità del ricorso a tale procedura per la fornitura di farmaci. In particolare, si evidenziava l'impossibilità di utilizzo del c.d. sistema dinamico di acquisizione in quanto i farmaci appartenevano a tipologie diverse, avendo diversi princìpi attivi (tuttavia avevano ricevuto il parere di equivalenza terapeutica dell'AIFA, anch'esso oggetto di impugnazione); in quanto i farmaci non potevano considerarsi beni di “uso corrente”.

Sia il TAR che il Consiglio di Stato disattendono la censura sulla base di molteplici argomentazioni.

L'art. 68, d.lgs. n. 163 del 2006 consente l'utilizzo dei sistemi dinamici di acquisizione quando i beni o i servizi che la P.A. intende acquisire abbiano due caratteristiche: (i) siano di uso corrente e già presenti sul mercato; (ii) che possano essere acquistati senza la necessità di specifiche tecniche da parte del committente, cioè siano tipizzati e standardizzati.

Il Consiglio di Stato condivide la statuizione del Tribunale nella parte in cui afferma che i farmaci hanno entrambe le caratteristiche sopra elencate ed è, pertanto, legittimo il ricorso alla procedura semplificata tramite sistemi dinamici di acquisizione.

In particolare, i farmaci oggetto della gara in questione sono entrambi farmaci già in commercio sul mercato e di uso corrente, potendosi considerare tale anche il farmaco di recente immissione sullo stesso. Inoltre, i farmaci sono a tutti gli effetti beni tipizzati e standardizzati rispetto ai quali non appare ipotizzabile che gli acquirenti possano fornire “specifiche tecniche” per la loro realizzazione.

Infine, l'art. 68 cit. riguarda solo l'individuazione dei beni che possono essere acquisiti tramite il sistema dinamico di acquisizione non disponendo alcunché in merito alla tipologia di beni da inserire in uno specifico lotto.

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