Interesse alla prosecuzione del gravame in caso di aggiudicazione dell’appalto di un gara di cui sono state contestate le ammissioni dei concorrenti

Deve essere dichiarato inammissibile/improcedibile il ricorso per carenza di interesse proposto avverso gli atti di ammissione dei concorrenti alla gara da parte di un operatore che all'esito dell'espletamento della gara risulta nel frattempo collocato in seconda posizione.

Non può essere ritenuta ininfluente, sotto il profilo della permanenza del particolare interesse al ricorso ex art. 120, comma 2-bis, c.p.a., la circostanza dell'intervenuta aggiudicazione, in quanto pur essendo tale relativo rito specialissimo finalizzato a definire in modo definitivo la platea dei soggetti ammessi alla gara, cristallizzandone la situazione al fine della rapida costituzione di certezze giuridiche poi incontestabili sui protagonisti della gara, tuttavia detto particolare interesse al ricorso non può, anche durante il processo, essere valutato in modo avulso dalla realtà storica costituita dalla graduatoria formulata, e dunque nell'indifferenza della posizione ivi conseguita dalle singole imprese partecipanti alla gara.

La distinzione e la separatezza del giudizio ex art. 120, commi 2-bis e 6-bis, rispetto a quello ordinario (seppure costituente anch'esso rito speciale) del medesimo art. 120 non contempla per il giudice del primo un divieto di prendere in considerazione i fatti storici medio tempore venuti in essere e risultanti dai suoi atti processuali, come, appunto, l'avvenuta aggiudicazione della gara e gli effetti di eventuali impugnazioni di quest'ultima, considerato, del resto, che la legge non prevede uno stand-still processuale collegato alla presentazione del ricorso di cui ai commi 2-bis e 6-bis e che, perciò, detti atti, pur non formanti oggetto del medesimo rito specialissimo, si riflettono parzialmente sulla persistenza dell'interesse a ricorrere in quest'ultimo.

L'avvenuta aggiudicazione in favore di un concorrente viene ad incidere sulla persistenza dell'interesse a ricorrere avverso le ammissioni altrui.