Graduazione delle domande ed effetti dell’accoglimento del ricorso

Redazione Scientifica
06 Maggio 2016

In assenza di graduazione da parte della ricorrente dei vizi dedotti...

In assenza di graduazione da parte della ricorrente dei vizi dedotti, il Giudice è tenuto ad esaminare le censure e le domande proposte non già utilizzando come parametro il massimo soddisfacimento dell'utilità ritraibile dal ricorrente, ma secondo la loro consistenza oggettiva e alla luce del rapporto corrente fra le stesse sul piano logico-giuridico e diacronico procedimentale, seguendo cioè la successione dettata dalla maggior pregnanza del vizio di legittimità e dallo sviluppo logico e diacronico del procedimento (e ben potendo accadere, perciò, che il suo esame si arresti prima di aver esaurito l'intero compendio dei motivi di impugnazione: per tutte, cfr. Cons. St., Sez. V, 16 marzo 2016, n. 1057; Cons. St., Ad. plen., 27 aprile 2015, n. 5).

In una procedura di gara a duplice oggetto (Gara 1 e Gara 2) l'accoglimento del ricorso proposto in relazione agli esiti di uno dei due oggetti (Gara 2), ancorché in ragione della sussistenza di vizi procedimentali comuni all'intera procedura, non determina automatiche ricadute sugli esiti dell'altro (Gara 1), giacché l'esercizio dei poteri amministrativi di autotutela costituisce pur sempre il frutto di un'attività discrezionale di secondo grado, la quale, com'è noto, non trova sufficiente giustificazione nel ripristino della legalità violata, ma richiede il concorso di idonee (specifiche) ragioni di pubblico interesse e deve anche tenere conto degli interessi dei suoi destinatari e della posizione dei controinteressati, oltre a incontrare precisi limiti temporali (si veda l'art. 21-nonies l. n. 241 del 1990 come modificato, da ultimo, dalla l. n. 124 del 2015).

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