Riparametrazione delle offerte e attribuzione dei punteggi

Redazione Scientifica
11 Agosto 2016

Nelle gare pubbliche la riparametrazione delle offerte, che tra l'altro è una fase solo eventuale della procedura selettiva, essendo demandata alla stazione appaltante la valutazione sulla sua necessità e sui limiti della sua utilizzazione ha lo scopo, differente rispetto a quello della verifica dell'anomalia, di preservare l'equilibro fra i diversi elementi - qualitativi e quantitativi - stabiliti nel caso concreto per la valutazione dell'offerta

Nelle gare pubbliche la riparametrazione delle offerte, che tra l'altro è una fase solo eventuale della procedura selettiva, essendo demandata alla stazione appaltante la valutazione sulla sua necessità e sui limiti della sua utilizzazione ha lo scopo, differente rispetto a quello della verifica dell'anomalia, di preservare l'equilibro fra i diversi elementi - qualitativi e quantitativi - stabiliti nel caso concreto per la valutazione dell'offerta (TAR. Piemonte, Sez. I, 18 marzo 2016, n. 370).

La giurisprudenza ha affermato, in modo del tutto condivisibile, che nelle pubbliche gare d'appalto un'operazione di riparametrazione esercita un influsso ragguardevole circa l'esito di ogni procedura, in quanto suscettibile di modificare in profondità l'ordine delle valutazioni e dei punteggi ad ogni modo minuziosamente soppesati dalle singole Commissioni, e che pertanto deve essere obbligatoriamente indicata preventivamente dalla stazione appaltante, poiché idonea a condizionare in modo decisivo il comportamento dei partecipanti alla gara (TAR Calabria, Catanzaro, sez. I, 23 marzo 2015, n. 563).

L'attribuzione dei punteggi alle offerte proposte nelle gare pubbliche costituisce espressione della discrezionalità di cui sono titolari le commissioni aggiudicatrici che, come tale, sfugge al sindacato di legittimità del giudice amministrativo, salva la sua manifesta arbitrarietà e illogicità (Cons. Stato, Sez. V, 21 giugno 2016, n. 2725).

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