Servizi pubblici locali

Redazione Scientifica
14 Giugno 2016

Le norme che contemplano ipotesi di affidamenti diretti di appalti pubblici...

Le norme che contemplano ipotesi di affidamenti diretti di appalti pubblici in quanto derogatorie dei principi generali in tema di affidamento ed evidenza pubblica devono essere interpretate in modo restrittivo.

La disposizione contenuta nell'articolo 113 del Tuel che contemplava ipotesi di affidamenti diretti di servizi pubblici locali di rilevanza economica riferendosi al caso in cui le reti, gli impianti e le altre dotazioni patrimoniali per la gestione dei servizi sono di proprietà di soggetti diversi dagli enti locali, deve essere interpretata in maniera restrittiva, nel senso che un siffatto affidamento è ammesso per le sole ipotesi in cui la proprietà della rete sia integralmente del soggetto conferitario e non anche nelle ipotesi in cui in cui tale titolarità sia solo parziale pur se maggioritaria.

Non ricorrono le condizioni ed i presupposti per l'affidamento diretto nei confronti del c.d. ‘sole provider' nel caso in cui la rete sia in maniera maggioritaria di proprietà di un determinato soggetto, sussistendo la possibilità di scissione soggettiva fra il titolare della rete e il gestore del servizio, per cui non v'è alcuna ragione di ordine giuridico o economico per ritenere che il proprietario della rete debba necessariamente coincidere con il soggetto gestore.

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