Sulla disponibilità di determinati beni (nel caso di specie: centri cottura) quale condizione di aggiudicazione della gara e di stipulazione del contratto

Redazione Scientifica
12 Luglio 2016

In una gara per l'affidamento del servizio di ristorazione per i pazienti ricoverati presso i presidi ospedalieri, la piena disponibilità di uno o più centri di cottura debitamente autorizzato nella fase transitoria di realizzo/ristrutturazione cucina interna dei presidi e/o durante le emergenze – non è condizione di partecipazione alla gara, ma...

In una gara per l'affidamento del servizio di ristorazione per i pazienti ricoverati presso i presidi ospedalieri, la piena disponibilità di uno o più centri di cottura debitamente autorizzato nella fase transitoria di realizzo/ristrutturazione cucina interna dei presidi e/o durante le emergenze – non è condizione di partecipazione alla gara, ma condizione di aggiudicazione e di stipulazione del contratto, ponendosi una diversa interpretazione, quale quella propugnata dall'appellante, in palese e irrimediabile contrasto con i principi di libera concorrenza, di libertà di stabilimento, di libera prestazione dei servizi e di parità di trattamento.

In una gara per l'affidamento del servizio di ristorazione per i pazienti ricoverati presso i presidi ospedalieri, l'impegno assunto dall'impresa nell'offerta non cristallizza ad aeternum la disponibilità dei centri cottura in favore della stazione appaltante per un periodo superiore a quello previsto dalla legge di gara, assumendo altrimenti tale impegno, sia per ragioni topologiche (la prossimità dei centri di cottura agli enti aggiudicatori) che cronologiche (la durata di tale impegno per un tempo indefinito), una valenza irragionevolmente onerosa e intollerabilmente anticoncorrenziale.

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