È sindacabile dal g.a la scelta del criterio di aggiudicazione e del peso attribuito all’elemento qualità e all’elemento prezzo?

Carmine Nuzzo
15 Marzo 2017

Il TAR Lazio si pronuncia sui limiti del sindacato del g.a. sulla scelta del criterio di aggiudicazione da parte della s.a. e sul peso attribuito alle componenti qualità/prezzo in caso di criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa.

All'esito di una procedura di gara negoziata, l'impresa risultata non aggiudicataria impugnava gli atti della stessa, contestando sia l'illegittimità delle modalità di svolgimento sia dell'aggiudicazione. Contestualmente, la ricorrente domandava, in via principale, la dichiarazione di inefficacia del contratto medio tempore stipulato e il subentro ovvero, in via subordinata, il risarcimento per equivalente.

Un profilo d'interesse che viene in rilievo concerne la contestazione, da parte della ricorrente, della scelta criterio di aggiudicazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa da parte della S.A., anziché di quello del minor prezzo ritenuto più confacente all'oggetto del contratto.

La sentenza affronta il tema dell'ammissibilità e dei limiti del sindacato del g.a. sulla scelta della S.A. del tipo di criterio di aggiudicazione e del peso attribuito alla componente qualità e alla componente prezzo.

Volendo ricondurre a sistema le statuizioni della pronuncia, si dovrebbe concludere nel senso che il g.a. possa sindacare la scelta del criterio di aggiudicazione da parte della S.A. solo in termini di manifesta illogicità, irrazionalità o travisamento dei fatti. In estrema sintesi, si tratterebbe, secondo il Collegio, di una ponderazione di interessi discrezionale pura assoggettabile ad un sindacato giurisdizionale di tipo estrinseco.

Analoghe considerazioni possono essere compiute in relazione alla scelta della S.A. del peso delle due voci (qualità/prezzo) nella valutazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Il limite, sotto quest'ultimo aspetto, è dato dal rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza.

Salve le valutazioni discrezionali della S.A., l'art. 95 d.lgs. n. 50 del 2016 (nuovo codice dei contratti pubblici), pur non esplicitando una gerarchia tra criteri di aggiudicazione, predilige quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa, indicando le ipotesi in cui si può optare per il criterio del massimo ribasso, che comunque non è imposto.

Si segnala che la pronuncia affronta altresì questioni attinenti alla legittimità della nomina e del modus operandi della Commissione giudicatrice.

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