Illegittimità delle clausole di esonero della responsabilità dell’amministrazione e presupposti del risarcimento del danno in caso di revoca dell’aggiudicazione provvisoria e sua quantificazione
15 Settembre 2016
La clausola del bando con la quale l'amministrazione procedente si ritiene esonerata da ogni responsabilità contrattuale o anche precontrattuale non può spiegare alcuna efficacia nei confronti dei partecipanti ad una procedura di evidenza pubblica, atteso che, altrimenti opinando, essa incorrerebbe nel vizio di nullità per violazione dell'art. 1335 c.c.
Comporta il diritto al risarcimento del danno il provvedimento di revoca dell'aggiudicazione provvisoria ascrivibile alla colpevole condotta della stazione appaltante e, in particolare, alle incontestate criticità e ritardi registrati durante la fase di pubblicazione della lex specialis ed al conseguenziale slittamento dei termini di partecipazione, nonché alla lenta celebrazione delle attività di esame delle offerte. In caso di revoca dell'aggiudicazione provvisoria ascrivibile a condotta colposa dell'amministrazione procedente, è risarcibile, in termini di lucro cessante, il danno da mancato conseguimento dell'aggiudicazione definitiva, che va determinato nella misura del 3% della base d'asta, oltre alla maggiore somma tra interessi e rivalutazione monetaria dalla data di verificazione del danno fino al soddisfo. |