Conseguenze della non veridicità della dichiarazione resa ai sensi del d.P.R. n. 445 del 2000
17 Giugno 2016
Quando in sede di gara una dichiarazione è resa ai sensi del d.P.R. n. 445 del 2000, la non veridicità della stessa comporta le conseguenze di cui all'art. 75 del medesimo decreto, senza che residuino margini di discrezionalità per la Stazione Appaltante, rilevando sul punto anche la previsione dell'art. 38, comma 2, Codice Appalti, che prescrive di dichiarare «tutte le condanne penali riportate, ivi comprese quelle per le quali abbia beneficiato della non menzione». La veridicità delle dichiarazioni rese ai fini della partecipazione ad una pubblica selezione costituisce un valore in sé e può giustificare l'esclusione dalla gara a prescindere dal contenuto intrinseco della circostanza sottaciuta ovvero omessa. |