Clausole del bando di gara ed onere di immediata impugnazione

Redazione Scientifica
19 Ottobre 2016

Laddove la lex specialis di una gara per l'affidamento in concessione di un servizio...

Laddove la lex specialis di una gara per l'affidamento in concessione di un servizio (di ristoro a mezzo di distributori automatici e semiautomatici) commisuri il valore della concessione ai canoni concessori anziché al fatturato generato per tutta la durata del contratto, impedendo in tal modo al possibile concorrente di formulare un'offerta ponderata, e dunque di partecipare alla procedura selettiva, è legittima l'impugnazione immediata delle clausole del bando a prescindere dall'effettiva presentazione dell'offerta.

Sussiste la legittimazione e l'interesse al ricorso di primo grado ogni qual volta la formulazione della lex specialis non consenta di formulare un'offerta con piena cognizione di causa, atteso che l'adeguata ponderazione di tutti gli elementi necessari ad enucleare la proposta, in quanto espressione del principio di serietà dell'offerta, costituisce uno degli strumenti posti a tutela della esigenza pubblicistica della individuazione del giusto contraente.

Nel momento in cui la lex specialis della gara presenti caratteristiche tali da rendere oggettivamente difficoltosa una esatta ponderazione dell'offerta, allora essa assume carattere immediatamente lesivo della sfera delle possibili candidate, venendo a costituire, quindi, oggetto di legittima impugnativa da parte delle stesse.

Il concorrente formula la propria offerta in modo da poter conseguire un utile, per cui se la lex specialis di gara non consente la ponderazione dell'offerta, è ammissibile l'impugnazione immediata del bando di gara.

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