Cessione di ramo di azienda e permanenza, in capo al cedente delle attestazioni SOA

Redazione Scientifica
19 Ottobre 2016

A fronte di un contratto di cessione di ramo di azienda ed alla asserita perdita, da parte della Società cedente...

A fronte di un contratto di cessione di ramo di azienda ed alla asserita perdita, da parte della Società cedente, delle relative attestazioni SOA, la sentenza, pur consapevole del contrario orientamento espresso in alcune decisioni del Cons. St. (Sez. IV n .811, 812, 813 del 2016; Sez. III, n. 5573 del 2014) ha valorizzato il contenuto concreto del contratto di cessione.

Dall'esame della documentazione il G.A. ha ricavato, infatti, che il contratto ha determinato «il trasferimento di singoli cespiti, dettagliatamente indicati negli allegati che lo compongono e formulati sulla base di apposita perizia giurata, parimenti compresa nel documento».

È stato valorizzato, altresì, alla luce del proprio effetto vincolante (ed in mancanza di interventi repressivi o sospensivi dell'Avcp-Anac), l'esito della positiva verifica triennale dell'originaria attestazione effettuata, all'uopo, da una Società di attestazione, con la quale detto organismo di attestazione ha ribadito che con il contratto in esame non vi è stata alcuna soluzione di continuità nel possesso da parte della Società cedente dell'attestazione necessaria per la partecipazione alla gara bandita per l'affidamento oggetto di causa.

La sentenza ha affermato, quindi, che non ogni trasferimento di ramo aziendale comporta, anche se il cedente non perde la consistenza che gli ha consentito di ottenere le attestazioni SOA, l'automatica decadenza dalla loro titolarità.

La tesi contraria, infatti, non solo non riceve alcun supporto dall'art.76 d.P.R. n. 207 del 2010, ma appare in contrasto anche con la disciplina delle competenze in tema di attestazioni e di accertamento dei requisiti di qualificazione e con il principio del favor partecipationis di cui l'istituto dell'avvalimento è espressione, ponendo limiti ad esso con l'introduzione di un effetto decadenziale automatico non previsto (nella specie tale principio è stato affermato in riferimento ad una cessione effettuata da una società ausiliaria ed avvenuta successivamente all'avvalimento).

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