È sanabile tramite attivazione del soccorso istruttorio la mancata legalizzazione della sottoscrizione sulla cauzione provvisoria

21 Marzo 2017

La mancata legalizzazione della sottoscrizione sulla cauzione provvisoria è sanabile tramite l'attivazione del soccorso istruttorio, non compromettendo il contenuto dell'offerta, non integrando violazione alcuna, incertezza assoluta sul contenuto o sulla provenienza dell'offerta e dovendo mantenersi ben distinta dall'ipotesi della mancata apposizione (e dunque della inesistenza) della sottoscrizione.

Il CGA ha giudicato sanabile attraverso soccorso istruttorio la mancata legalizzazione della firma in calce alla cauzione provvisoria, trattandosi di adempimento non prescritto dalla lex specialis a pena di esclusione e non integrando violazione alcuna, incertezza assoluta sul contenuto o sulla provenienza dell'offerta e dovendo mantenersi ben distinta l'ipotesi della mancata apposizione (e dunque della inesistenza) della sottoscrizione da quella della mancata autenticazione della sottoscrizione apposta sulla polizza che evidentemente non integra la fattispecie della inesistenza della cauzione provvisoria.

Sicché le contestate omissioni e irregolarità, non compromettendo il contenuto dell'offerta, non avrebbero giammai potuto comportare l'esclusione dalla procedura ma al più condurre all'attivazione da parte della stazione appaltante del rimedio del soccorso istruttorio.

Da ciò l'illegittimità della disposta esclusione sotto il profilo della violazione del principio di tassatività delle cause di esclusione di cui all'art. 46, comma 1-bis, del previgente Codice dei contratti pubblici (applicabile ratione temporis alla fattispecie), e della regola del soccorso istruttorio, stante come si è detto la sanabilità delle omissioni contestate con il rimedio del soccorso.

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