Servizio sostitutivo di mensa diffusa e prestazioni accessorie

Redazione Scientifica
21 Luglio 2016

Ai sensi dell'art. 285 del d.P.R 5 ottobre 2010, n. 207, il servizio sostitutivo di mensa diffusa consiste nella somministrazione, tramite una rete di esercenti selezionata di un pasto completo o ridotto, fruibile...

Ai sensi dell'art. 285 del d.P.R 5 ottobre 2010, n. 207, il servizio sostitutivo di mensa diffusa consiste nella somministrazione, tramite una rete di esercenti selezionata di un pasto completo o ridotto, fruibile esclusivamente dal dipendente (non cedibile) una volta al giorno e solo nei giorni in cui questi presti effettivamente servizio.

Il servizio è reso a mezzo di buoni pasto (cfr. art. 285, comma 3, d.P.R. n. 207 del 2010), a significare che, nell'economia complessiva del contratto, il buono pasto è (a valle) strumentale all'erogazione del servizio e (a monte) presuppone una convenzione tra esercizi e datore di lavoro sulle modalità della somministrazione.

In tale species contrattuale, la rilevazione delle presenze, lungi dall'individuare il tipo di contratto, rientra nel genus delle prestazioni accessorie che, fatto salvo l'assetto economico e giuridico del contratto, possono divenire oggetto di ius variandi rimesso all'accordo bilaterale delle parti contraenti purché non sia lesa la par condicio e la trasparenza della procedura concorrenziale.

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