Determinatezza del contratto e previsione del subingresso dell’aggiudicataria nell’attività dell’ausiliaria

A fronte di una clausola della disciplina di gara per l'affidamento del servizio di preparazione e distribuzione vitto a mezzo catering che richiede al concrrente di dichiarare la disponibilità, a qualsiasi titolo, di un centro cottura ubicato entro una distanza stradale massima dalla sede in cui deve essere reso il servizio con relative autorizzazioni sanitarie, non è contestabile la partecipazione di un concorrente che allega un contratto di avvalimento in cui l'ausiliaria ha assunto in modo espresso l'obbligo di mettere a disposizione il proprio centro cottura, a sua volta munito della relativa autorizzazione sanitaria, allegata in copia autentica al contratto stesso.

L'impegno così assunto è sufficientemente determinato e conforme ai requisiti minimi previsti dal disciplinare di gara, poiché da un lato esso reca la chiara messa a disposizione della concorrente di un determinato centro cottura e, dall'altro lato, attesta che quest'ultimo è munito di titolo sanitario idoneo allo svolgimento dell'attività di preparazione dei pasti. In altri termini, il contratto di avvalimento contiene l'indicazione del relativo oggetto, ai sensi dell'art. 1346 cod. civ., e la prova che lo stesso dispone delle qualità richieste dall'amministrazione, essendo altresì sufficiente ai fini della partecipazione alla procedura di gara la possibilità per il concorrente ausiliato di comunicare il proprio subingresso all'ausiliaria a mezzo di denuncia di inizio attività, unitamente all'impegno di quest'ultima a non frapporre ostacoli alla gestione della struttura da parte dell'aggiudicataria. Il subingresso è consentito sul piano amministrativo attraverso la notifica all'autorità competente nazionale prevista dal citato art. 6 del regolamento C.E. n. 852 del 29 aprile 2004.