Omessa fisazione della soglia di anomalia nei settori speciali ed effetto caducante l’intera procedura di gara

L'illegittima predeterminazione (o carenza assoluta) dei criteri determinativi della soglia di anomalia dell'offerta rappresenta una carenza tale da determinare la caducazione dell'intera procedura selettiva e non invece l'effettuazione ‘ora per allora' della verifica di anomalia.

La mancata determinazione ex ante di criteri (legali o autonomamente individuati) per l'individuazione delle offerte anomale, infatti, risultando potenzialmente idonea a consentire la partecipazione da parte di concorrenti potenzialmente passibili di esclusione, non consente una sorta di sanatoria postuma quale quella invocata dalle appellanti. Pur comprendendosi le ricadute connesse alla caducazione della procedura, deve sottolinearsi che l'esigenza fondamentale che gare di grande importanza non solo per il valore e per le dotazioni infrastrutturali, ma anche per la sicurezza dei viaggiatori (settore speciale inerente al trasporto ferroviario), siano ab initio informate a criteri di congrua e adeguata garanzia procedimentale: l'ordinamento delle gare pubbliche, con i suoi chiari principi concorrenziali di immediata impronta europea, non può ammettere in concreto rotture delle regole che assicurano la trasparenza e la correttezza del mercato, quali aggiustamenti in itinere, in negazione delle necessarie e indeclinabili garanzie procedimentali e di tutela della sicurezza. In tale ipotesi non è dunque utilmente invocabile il principio per cui l'illegittimità che vizia un singolo segmento procedimentale non può travolgere l'intera procedura: il principio non può essere inteso fino a dare sostanziale irrilevanza a vizi di grande serietà e gravità, relativi alla fase genetica della procedura.