La qualificazione per l’esecuzione dei lavori pubblici è necessaria anche nel silenzio della lex specialis

Redazione Scientifica
25 Ottobre 2016

Qualora l'oggetto dell'appalto contenga una componente lavori, la cui concreta valorizzazione è stata rimessa dalla stazione appaltante ai concorrenti, in sede di confezionamento delle offerte, non può ritenersi...

Qualora l'oggetto dell'appalto contenga una componente lavori, la cui concreta valorizzazione è stata rimessa dalla stazione appaltante ai concorrenti, in sede di confezionamento delle offerte, non può ritenersi configurabile alcun affidamento in ordine all'assenza della necessità di qualificazione per l'esecuzione dei lavori pubblici, che faccia leva sull'assenza di una specifica richiesta in tal senso contenuta nella legge di gara. Infatti, in siffatta evenienza soccorre il meccanismo della “inserzione automatica di clausole”, sulla base della normativa vigente in materia, analogamente a quanto previsto in ambito contrattual-civilistico dagli artt. 1339, 1374 c.c. (cfr. in tal senso, Cons. St., Sez. V, 13 maggio 2014, n. 2448, Id., 15 luglio 2013, n. 38119). L'offerta che non dimostri siffatta qualificazione deve pertanto essere esclusa, non potendo ricorrersi all'istituto del soccorso istruttorio, che consentirebbe una illegittima integrazione della domanda con elementi del tutto carenti.

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