Durc regolare ma in scadenza in prossimità della scadenza dei termini per la partecipazione alla gara

È legittimo il comportamento della stazione appaltante che anziché escludere il concorrente verifica la regolarità contributiva dell'impresa acquisendo il DURC aggiornato e corretto nel caso in cui non si era in presenza di un DURC “irregolare” o negativo, attestante cioè il mancato versamento, in tutto o in parte, dei contributi previdenziali a favore del lavoratori dipendenti, bensì di un documento del tutto regolare (non presentava alcuna omissione contributiva), ma venuto a scadenza in prossimità (di fatto, nell'imminenza) dello scadere del termine per presentare le offerte. Il DURC inizialmente presentato dall'impresa, infatti, in dette ipotesi deve considerarsi al più solo incompleto, dal momento che, pur essendo regolare e valido al momento del deposito presso la stazione appaltante, non consentiva di stabilire se, al momento in cui era venuto a scadere il termine entro cui potevano essere presentate le offerte, lo stesso fosse ancora regolare.

Nel caso su cui si verte, non può a rigore parlarsi di violazione dell'art. 38, comma 1, lett. i), d.lgs. n. 163 del 2006, atteso che – come evidenziato dalla Adunanza Plenaria n. 9 del 2014 – tale norma preclude la partecipazione alle gare di quelle imprese che non sono in regola con l'assolvimento degli obblighi previdenziali al momento della presentazione dell'offerta e che non abbiano mantenuto tale condizione fino al momento della stipula del contratto. Laddove nella fattispecie sudetta non si è in presenza di una situazione di tal genere (non potendosi qualificare come falsa l'autodichiarazione del concorrente), ma si versa piuttosto nell'obiettiva incertezza se il requisito in questione – inizialmente documentato – sia stato mantenuto invariato sino al momento della scadenza del termine per la presentazione delle offerte.