Decadenza dalle attestazioni SOA e procedimento relativo alla decadenza dalla SOA

La decadenza dalle attestazioni SOA non è qualificabile come “pena”(con i noti riverberi in tema di irretroattività) ai sensi dell'Ordinamento CEDU: si deve piuttosto ritenere che, nelle circostanze di fatto e di diritto che rilevanti nella specie, la decadenza dall'attestazione non assuma un carattere lato sensu sanzionatorio, vale a dire aggiuntivo, ma sia solo la conseguenza naturale e originaria dell'indebito rilascio di un'attestazione che, semplicemente, non aveva titolo per essere emessa e il cui rilascio si è reso possibile grazie all'indebita mancata dichiarazione, da parte dell'interessato, di numerosi precedenti penali ostativi.

Ai provvedimenti di decadenza delle attestazioni SOA di cui all'art. 40, comma 9-ter d.lgs. n. 163 del 2006 non si applicano le previsioni di cui al Capo IV-bis della l. n. 241 del 1990.

Il termine di diciotto mesi per l'esercizio del potere di annullamento di ufficio previsto dall'attuale versione dell'art. 21-nonies l. n. 241 del 1990 non può applicarsi in via retroattiva, nel senso di computare anche il tempo decorso anteriormente all'entrata in vigore della legge n. 124 del 2015, atteso che tale esegesi, oltre a porsi in contrasto con il generale principio di irretroattività della legge (articolo 11 delle preleggi), finirebbe per limitare in maniera eccessiva ed irragionevole l'esercizio del potere di autotutela amministrativa.

Conseguentemente, rispetto ai provvedimenti asseritamente illegittimi (di primo grado) adottati anteriormente all'attuale versione dell'art. 21-nonies l. n. 241 del 1990, il termine dei diciotto mesi non può che cominciare a decorrere dalla data di entrata in vigore della nuova disposizione (in tal senso: Cons. St., VI, 13 luglio 2017, n. 3462).

Il termine previsto per l'accertamento della decadenza in caso di insussistenza dei presupposti per l'iniziale rilascio della SOA ha carattere ordinatorio.