Giudizio di anomalia, utile di impresa e costo del lavoro

Redazione Scientifica
06 Ottobre 2017

A parte il caso estremo di utile pari a zero, non è possibile stabilire una soglia minima di utile sotto la quale l'offerta debba considerarsi anomala in quanto: anche un utile apparentemente modesto...

A parte il caso estremo di utile pari a zero, non è possibile stabilire una soglia minima di utile sotto la quale l'offerta debba considerarsi anomala in quanto: anche un utile apparentemente modesto può comportare un vantaggio significativo, sia per la prosecuzione in sé dell'attività lavorativa, sia per la qualificazione, la pubblicità, il curriculum derivanti per l'impresa dall'essere aggiudicataria e aver portato a termine un appalto pubblico.

Nelle gare pubbliche, i valori del costo del lavoro risultanti dalle Tabelle ministeriali costituiscono un semplice parametro di valutazione della congruità dell'offerta, con la conseguenza che l'eventuale scostamento delle voci di costo da essi non legittima, di per sé, un giudizio di anomalia dell'offerta. Gli scostamenti del costo del lavoro rispetto ai valori medi delle Tabelle ministeriali possono essere ritenuti anomali solo se eccessivi e tali da compromettere l'affidabilità dell'offerta.

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