Piena conoscenza e decorrenza del termine per ricorrere
10 Ottobre 2017
Quando l'interesse a ricorrere derivi dalla piena conoscenza di atti diversi dall'aggiudicazione, ostesi, a norma di legge, dieci giorni dopo la comunicazione del provvedimento conclusivo della procedura ad evidenza pubblica, è da ritenere tempestivo il ricorso che rispetti il termine complessivo di quaranta giorni, come rimodulato dal condivisibile orientamento giurisprudenziale volto a contemperare l'esigenza di efficacia e velocità delle procedure comparative ad evidenza pubblica con la necessità di consentire agli operatori economici di non essere costretti a proporre un ricorso “al buio”, laddove la lesività sia conoscibile soltanto attraverso la visione di atti diversi da quelli comunicati (cfr. tra le altre, Cons. St., sent. n. 1143 del 2016).
Nelle parole del TAR, nel caso di specie la conoscenza dei verbali della Commissione (conosciuti solo in sede di accesso) era fondamentale in rapporto al tipo di contestazione introdotta in giudizio, che era tesa a denunciare l'illegittimità della valutazione di non anomalia operata dalla stazione appaltante con riguardo al contenuto dell'offerta economica presentata dalla società controinteressata. |