Il carattere escludente delle clausole del bando che pregiudicano una corretta formulazione dell'offerta
16 Ottobre 2017
Il caso. La ricorrente impugnava il bando con cui l'amministrazione aveva indetto una procedura aperta finalizzata all'affidamento del servizio triennale a supporto dell'assistenza socio sanitaria assistenziale nelle cure domiciliari, deducendo l'incompletezza e la lacunosità della disciplina di gara che gli avrebbe impedito di formulare un progetto tecnico nonché di valutare la convenienza economica difettando le informazioni per l'individuazione e la quantificazione del servizio oggetto di gara.
Nessuna carenza di interesse. Il Tar ha rigettato l'eccezione di carenza di interesse sollevata dalla Stazione appaltante, rilevando che l'operatore economico contesta la mancanza di dati e indicazioni tali da consentire un'adeguata e ponderata formulazione dell'offerta, con la conseguenza che egli è legittimato all'impugnazione anche senza aver partecipato alla gara.
Clausole escludenti. Una simile conclusione viene motivata in ordine al riconosciuto carattere escludente anche di quelle clausole che impediscono o rendono impossibile il calcolo di convenienza tecnico o economico ovvero che prevedono condizioni negoziali eccessivamente onerose o obiettivamente non convenienti ovvero ancora che contengono gravi carenze circa i dati essenziali per la formulazione dell'offerta, posto che esse impediscono - indistintamente a tutti i concorrenti - una corretta, e consapevole, elaborazione della propria proposta economica e pregiudicano il corretto esercizio della gara, in violazione dei cardini procedimentali della concorrenza e della par condicio tra tutti i partecipanti alla gara. |