Monza: protocollo per il deposito degli atti via PEC/PEO da parte degli Avvocati

27 Novembre 2017

Protocollo d'intesa tra il Tribunale di Monza, il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Monza e la Camera Penale di Monza per la creazione di un "front office telematico": soluzioni condivise in ordine a nuove forme di deposito di istanze in via telematica.

La posta elettronica certificata è canale certo e privilegiato per lo scambio di informazioni e di atti tra gli uffici giudiziari ed i difensori; l'art. 16 d.l. n. 179/2012, convertito con modificazioni dalla l. n. 221/2012 e modificato dalla l. n. 228/2012, ha previsto l'uso esclusivo della PEC a decorrere dal 15 dicembre 2014 per tutte le notificazioni provenienti dagli uffici giudiziari e dirette a persone diverse dall'imputato.

Non vi sono allo stato disposizioni di legge o di regolamento per quanto attiene alla comunicazione ed al deposito presso le cancellerie di atti da parte dei difensori a mezzo PEC/PEO. Gli organi forensi firmatari del presente Protocollo hanno dichiarato che vi è la disponibilità, da parte dei propri iscritti, ad utilizzare la PEC/PEO per le comunicazioni e il deposito di atti diretti al Tribunale di Monza; hanno quindi chiesto di valutare tale possibilità con riferimento a specifici atti e istanze e ciò anche al fine di ovviaere ai lunghi tempi di attesa presso le cancellerie del Tribunale di Monza.

La Presidenza del Tribunale ha accolto tale richiesta e, all'esito dei lavori, sono state individuate specifiche e tassative tipologie di istanze e di atti per le quali è possibile il deposito a mezzo PEC/PEO.

Per la sezione dibattimentale penale, per la cancelleria delle misure di prevenzione e per la cancelleria del Giudice per le Indagini Preliminari:

  • istanze di legittimo impedimento del difensore o dell'imputato;
  • istanze di rinvio o di anticipazione dell'orario di udienza;
  • istanze di nulla osta per l'accesso agli atti;
  • comunicazioni di adesione ad astensioni;
  • comunicazioni di morte del reo o di altre parti processuali.

Le istanze e le comunicazioni diverse da quelle tassativamente indicate saranno considerate irricevibili e come non pervenute, senza onere per le cancellerie di rispondere al messaggio inviato a mezzo PEC/PEO.

Allo stesso modo saranno considerate le istanze riferibili ad un fascicolo materialmente ancora non pervenuto all'ufficio destinatario, salvo che in questo caso la cancelleria avrà l'onere di indicare al difensore in risposta al messaggio la diversa ubicazione del fasciolo e l'esatto ufficio destinatario.

Regole tecniche

Il deposito degli atti sopra indicati a mezzo PEC/PEO allo stato è limitato alle sole cancellerie della sezione dibattimentale penale, della sezione misure di prevenzione e dell'ufficio GIP/GUP.

I difensori sono tenuti ad utilizzare per l'invio la loro casella di PEC ufficiale, risultante dal Reginde e coincidente con la casella utilizzata per la ricezione delle notificazioni da parte degli uffici giudiziari.

Le istanze provenienti da caselle PEC diverse da quelle su specificate saranno considerate come non pervenute, senza onere per la cancelleria di rispondere al messaggio inviato a mezzo PEC/PEO.

Nell'oggetto della PEC dovranno essere indicati: il numero del procedimento, la natura dell'istanza, il nome e cognome dell'istante.

L'istanza dovrà essere redatta su carta intestata del difensore, dovrà essere firmata dal difensore con firma non digitale e successivamente scansionata unitamente ad eventuali allegati che dovranno essere numerati e indicizzati.

Nell'istanza dovrà essere indicato l'ufficio destinatario, il numero del procedimento, nome e cognome dell'assistito, l'udienza di provenienza e/o di rinvio.

L'istanza potrà essere inviata unicamente in formato PDF.

Per avere valore di pervenuto entro la giornata l'atto dovrà essere inviato e ricevuto entro le ore 12,00 dei giorni feriali; tutti gli atti ricevuti dopo il suddetto orario, si intenderanno pervenuti il giorno successivo a quello dell'invio alle ore 9,00.

I difensori si impegnano ad inviare con congruo anticipo tutte le istanze che devono essere oggetto di tempestiva disamina da parta del Magistrato.

Le cancellerie provvederanno a stampare le istanze ritualmente pervenute a mezzo PEC/PEO, compreso il testo del messaggio e ad apporre il timbro con data di arrivo secondo i criteri sopra indicati.

Indirizzi PEC/PEO cui inviare le istanze:

Cancelleria dibattimentale penale:

PEC: diattimento.tribunale.monza@giustiziacert.it

PEO: cancelleriapenale.tribunale.monza@giustizia.it

PEO: assise.penale.tribunale.monza@giustizia.it

Cancelleria delle misure di prevenzione:

PEC: misurediprevenzione.tribunale.monza@giustiziacert.it

Cancelleria dell'ufficio del Giudice per le indagini preliminari:

PEC: gip.tribunale.monza@giustiziacert.it

PEO: gip.tribunale.monza@giustizia.it

Saranno considerati irricevibili e come non pervenute le istanze inoltrate ad indirizzi PEC/PEO diversi da quelli indicati.

Monza, il 27 aprile 2016

Il Presidente del Tribunale di Monza

Dr. Giuseppe Airò

Il Coordinatore dell'Ufficio G.I.P.

Dott.ssa Rosaria Pastore

Il Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Monza

Avv. Avio Giacovelli

Il Presidente della Camera Penale di Monza

Avv. Maura Traverso

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