Insussistenza dell’onere di impugnativa dell’esito positivo della verifica del possesso dei requisiti in capo all’aggiudicataria

Redazione Scientifica
07 Febbraio 2018

La positiva verifica del possesso dei requisiti non obbliga il ricorrente alla proposizione di motivi aggiunti, in quanto, una volta selezionata la migliore offerta ed intervenuta l'aggiudicazione definitiva da parte della...

La positiva verifica del possesso dei requisiti non obbliga il ricorrente alla proposizione di motivi aggiunti, in quanto, una volta selezionata la migliore offerta ed intervenuta l'aggiudicazione definitiva da parte della stazione appaltante, la procedura di gara risulta esaurita, mentre ciò che ad essa segue (vale a dire il controllo sul possesso dei requisiti in capo all'aggiudicatario) è fase successiva alle operazioni di gara, che integra l'efficacia dell'aggiudicazione stessa ai soli fini della stipulazione del contratto.

Il concorrente che intende contestare l'esito a lui sfavorevole della selezione delle offerte ha pertanto l'onere di impugnare soltanto il provvedimento di aggiudicazione, in quanto esso cristallizza il risultato scaturente dalla comparazione delle offerte.

In conclusione, le successive verifiche sul possesso dei requisiti dell'impresa vincitrice attengono alla sola efficacia dell'aggiudicazione e non comportano l'onere di estendere il gravame che sia stato già ritualmente introdotto avverso il provvedimento di aggiudicazione definitiva.

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