Omessa sottoscrizione in senso proprio e non corretta spendita del potere rappresentativo

Redazione Scientifica
06 Marzo 2018

L'offerta sottoscritta da un soggetto di cui è dubbia la capacità di spendere i poteri rappresentativi del concorrente ma che reca comunque la sottoscrizione dell'amministratore non va inquadrata in...

L'offerta sottoscritta da un soggetto di cui è dubbia la capacità di spendere i poteri rappresentativi del concorrente ma che reca comunque la sottoscrizione dell'amministratore non va inquadrata in un'ipotesi di omessa sottoscrizione in senso proprio, bensì “di non corretta spendita del potere rappresentativo”, operando di conseguenza – come chiarito dalla giurisprudenza - sul piano della efficacia e non su quello della validità dell'atto (Tar Lazio, Sez. I, 16 giugno 2016, n. 6923).

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